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Più che un film io la reputo un opera drammatica, un documento che incarna alla perfezione la difficile condizione dell'Italia della prima metà del Novecento.
Un capolavoro a cui grandissimi artisti hanno dato vita, Bertolucci, Robert De Niro, Gerard Depardieu, Burt Lancaster, Vittorio Storaro alla fotografia e Ennio Morricone alle colonne sonore. Insomma un trionfo di talenti per una storia dai risvolti intensi e drammatici. Un film che nonostante le sue cinque ore di riprese vale la pena vivere, per affacciarsi in un mondo che non è molto lontano dal nostro.
Curiosità:
In principio invece che De Niro Bertolucci voleva Jack Nicholson, il quale rifiuto. Allora optò per un giovane De Niro fresco di Oscar, che festeggiò il suo premio proprio in Italia.
Novecento, di Bernardo Bertolucci
A distanza di anni mantiene intatta la potenza di un racconto epico e allo stesso tempo estremamente intimo e personale.
Attraverso l’affresco storico di mezzo secolo d’Italia, il regista italiano racconta la lotta di classe tra contadini e padrone, individuando nei due personaggi protagonisti – Alfredo, il figlio del padrone, e Olmo, figlio dei contadini – i poli simbolici su cui costruire la tensione emotiva dell’opera. Dai primi anni del XX secolo alla Prima Guerra mondiale e ancora alla cupezza grigia e violenta del Fascismo, fino alla Liberazione del 25 aprile, Bertolucci realizza un’opera ambiziosa e discontinua che trova nelle location dell’Emilia (terra d’origine dell’autore) il piccola grande mondo “perduto” su cui far muovere un’idea di cinema poetica ed eccessiva, omaggio alla terra e al socialismo contadino.
A distanza di anni Novecento mantiene intatta la sua magniloquenza visiva e la potenza di un racconto epico e allo stesso tempo estremamente intimo e personale.
Realizzato nel 1974-75 in Italia, con un cast internazionale ricchissimo e forse mai più replicato in una produzione cinematografica nazionale (De Niro, Lancaster, Depardieu, Sanda, Hayden), il progetto di Novecento si situa nell’ambito della filmografia bertolucciana a ridosso del successo internazionale di Ultimo tango a Parigi, ovvero in una fase della carriera artistica in cui il regista italiano ottiene carta bianca e la massima indipendenza economica e produttiva possibile. Il risultato è un film ancora oggi centrale nella storia del cinema italiano, diviso in due atti per un totale di cinque ore e mezza, dal notevole successo commerciale in Italia ma accompagnato da grandi polemiche postproduttive nella versione americana, ridotta a quattro ore.Inviato tramite ForumFree App
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CiaoSilvia sicuramente lo hai visto, ma se non lo hai fatto te lo consiglio. Molto impegnativo, un mattone per certi aspetti, ma sicuramente un documento che merita interesse. Inviato tramite ForumFree App
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Il Maresciallo1927 anche questo ti consiglio se non lo hai visto. Inviato tramite ForumFree App
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visto ma tanti anni fa , da rivederlo sicuramente non appena avrò tempo
se non erro c è un'attrice italiana molto figa negli anni 70 e 80
mi mi sfugge. -
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Stefania Sandrelli Inviato tramite ForumFree App
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o stefania casini? . -
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Mai sentita Stefania casini.
Stefania Sandrelli sicuro perché ho letto proprio ieri un articolo sulla sua interpretazione in questo film. Quindi ricordo bene il nome. -
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la casini è una biondina che ha fatto anche film con pozzetto
ma roba vecchia sempre
https://movieplayer.it/news/novecento-stef...epardieu_95281/
hai ragione c era anche la sandrelli. -
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Vedo che ti piacciono i film delle sessantenni. In effetti questo quadra. .