Schindler 's List

Drammatico - Guerra

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    Decimo e ultimo film della mia lista, non spendo parole (non penso ce ne sia bisogno) vi lascio solo un dettagliato articolo se volete approfondire particolari su questo immenso capolavoro cinematografico.



    Trama di Schindler’s List – La lista di Schindler
    1939, Cracovia. La seconda guerra mondiale è ormai scoppiata e gli ebrei polacchi, a seguito dell’invasione della Polonia, sono costretti a registrarsi e a farsi schedare. Una marea di gente si reca così nei luoghi addetti a tale marchiatura sociale. L’imprenditore tedesco Oskar Schindler accorgendosi del gran numero di ebrei a Cracovia decide di approfittare della situazione sociale che impedisce agli ebrei di avere un’attività commerciale propria, per impiantare sul territorio un’azionda di produzione di pentole e tegami, indispensabili per l’esercito tedesco, impegnato nell’estenuante guerra.

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    L’abilità comunicativa e imprenditoriale lo porta a stringere legami con i vertici dell’SS, con un borsista nero e con un contabile ebreo, Itzhak Stern, che permette all’uomo di trovare dei finanziamenti per la sua impresa preso dei facoltosi ebrei che decidono di puntare economicamente sull’impresa di pentole. Inoltre Stern inizia, attraverso la copertura dell’azienda a salvare molti ebrei dal campo di concentramento, oltre togliendoli dalla miseria e dalla difficoltà del ghetto stesso. Tutto però cambia profondamente con l’arrivo in città del caporale Amon Goeth, un uomo crudele e sadico che deve creare un nuovo campo di concentramento a Cracovia e perfino la ditta di Schinder è costretto alla chiusura: tale evento metterà a rischio tutti gli ebrei che grazie a quel lavoro erano scampati alla morte nei ghetti.
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    Recensione di Schindler’s List – La lista di Schindler
    Chiunque salva una vita salva il mondo intero

    Talmud babilonese – Schindler’s List – La lista di Schindler
    Tratto dal romanzo La Lista di Schindler di Thomas Keneally, basato sulla vita di Oskar Schindle, il lungometraggio Schindler’s List di Spielberg entra di diritto tra i cult del cinema, un film che nessuno uomo e donna può perdere essendo sia un cinema di altissimo livello cinematografico, sia una storia piena di umanità e di critica contro ciò che è avenuto durante la seconda guerra mondiale. Il regista del Lo squalo, grazie alla sceneggiatura di Steven Zaillian, si è trovato per le mani una storia d’importanza culturare che, con la sua maestria, è riuscita a trasformare il testo scritto in un opera audiovisiva immensa e straziante in cui è difficile non commuoversi.

    La critica mondiale lo ha adorato definendolo un capolavoro donandogli agli Oscar ben 12 nomination e sette statuette tra cui miglior film e miglior regia. Curiosamente, all’origine del progetto, Spielberg non venne chiamato come regista ma compariva solo come produttore. I primi nomi contattati per la direzione del lungometraggio sono stati Martin Scorsese, Billy Wilder e Roman Polański che rifiutarono.

    Realizzato agli albori del color grading, il film di Steven Spielberg sfrutta tale tecnica per donare alla storia una maggiore potenza narrativa, sfruttando un gioco di colori all’interno di un opera narrativa preponderantemente in bianco e nero se escludiamo qualche elemento di natura empatica e concettuale. Nella visione della pellicola lo spettatore non può che non rimanere sconvolto dalla vita, in due scene per non più di dieci secondi, della bambina con il giubbotto rosso che mostra come l’innocenza stessa è stata distrutta e annientata dalla guerra nonostante sia priva di qualsiasi colpa, in uno scontro in cui nessuno viene risparmiato. Il colore ha una potenza anche narrativa in cui nelle scene d’incipit e d’epilogo rintracciamo una fotografia realizzata con colori analogici, andando a mostrare come il presente sia realmente a colori, mentre il passato (1939 – 1945) essendo storia rimane in bianco e nero.


    Perché Spielberg ha scelto il bianco e nero per rappresentare i fatti della seconda guerra mondiale, in particolare della shoah?
    La rappresentazione del dolore non può avvalersi di colori (motivazione etica), inoltre è presente una rimediazione della fotografia e del cinegiornale degli anni 30 e 40 che è per la maggior parte in bianco e nero, per quanto riguarda la seconda guerra mondiale e i campi di concentramento. In questo senso Schindler’s List ricerca una fedeltà storica tipica del documentario. Inoltre sappiamo che il regista per la regia del film si è ispirato ad un documentario di genere del 1985 Shoah. Inoltre Janusz Kamiński dichiarò di volere creare una storia dal punto di vista fotografico che richiamasse la drammaticità dell’espressione tedesco e del neorealismo italiano. Lo stesso Spielberg asserì che la decisione del bianco e nero era quella più coerente con la storia riuscendo a donare una maggiore empatia con il pubblico che si sarebbe persa con l’uso dei colori.

    Ezoic
    Il mondo della storia reale ovviamente non era un mondo in bianco e nero, ma si lega alla storia dei media. Spielberg prima di questo film era famoso per Et, Indiana Jones, Incontri ravvicinati del terzo tipo, lo squalo. Che tipo di film sono? Fanno parte del cinema di genere, un cinema mainstream, un cinema popolare, comunque lontano dalla rappresentazione della storia; Schindler’s list è un film più impegnato ma è anche un film realistico, è un film storico, che ambisce ad una verosimiglianza storica, che nei predatori dell’arca perduta non c’era. Nei predatori dell’arca perduta ci sono i nazisti, ma a Spielberg non gliene importava niente se facevano delle cose che non erano documentate storicamente. Anche se il film fosse ambientato nell’epoca delle invasioni barbariche, e se al posto dei nazisti ci fossero stati i vichinghi o i visigoti non sarebbe cambiato nulla nella struttura del film. Schindler’s list è un film storico, che ambisce a fare un discorso sulla storia, è un film che rappresenta e narrativizza un evento storico reale, per quanto poi marginale rispetto all’economia della seconda guerra mondiale. Parte da un personaggio realmente esistito; quindi una terza motivazione, accanto a quella etica e a quella della storia dei media, e’ che Spielberg voleva effettivamente staccare il proprio film schindler’s list dalla produzione precedente.

    Spielberg era un regista popolare, di film di generi, d’intrattenimento, di film di massa, e nel momento in cui vuole fare un film storico e realistico, documentato e storicamente accreditato o accreditabile, si serve del bianco e nero anche per dare un tono di maggiore serietà e per ridefinire la propria carriera, il proprio percorso di regista all’interno del cinema hollywoodiano. Il produttore inizialmente era contrario; voleva che Spielberg facesse questo film a colori, perché fare un film così costoso in bianco e nero era un rischio economico notevolissimo.

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    Il colore per il presente, all’inizio e alla fine del film; bianco e nero per il passato; tutto il resto del film ibridazione colore/bianco e nero in due sequenze del passato, che possiamo definire i due emotional marker principali su cui si regge tutto l’impianto narrativo ma soprattutto emotivo del film; noi possiamo togliere quelle due sequenze dal film e la sua struttura narrativa regge comunque, comprendiamo lo stesso lo sviluppo narrativo del film, ma cessiamo invece di comprendere il suo sviluppo emotivo, perché sono i due momenti in cui si incardino le due decisioni prese dal protagonista, che ricadono poi effettivamente sullo spettatore per i fenomeni dell’empatia.

    Sequenza del cappotto rosso in Schindler’s List – La lista di Schindler
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    Sequenza d’emotional marker di eccellenza del film in cui l’empatia passa dal cappottino rosso a Schindler e da Shindler a noi; c’è una sorta di effetto riflesso, visto che noi siamo spinti a guardare la bambina allineandoci percettivamente con lo sguardo di Shindler. Tutta la sequenza è intervallata e intramezzata da Primi piani dell’imprendito che guarda; il rosso diventa il marker, nel senso di evidenziatore emozionale del personaggio; noi dobbiamo pensare che Shindler è immerso in una realtà a colori e quindi lui non sta vedendo il rosso come colore che sta in mezzo al bianco e nero, ma il rosso accanto al bianco e nero sta a comunicarci a noi che quel rosso della bambina sta attirando la sua attenzione e la sua emozionalità. L’uomo, in mezzo a quella realtà colorata, vede soprattutto quel rosso che evidentemente diventa il simbolo della vita in un contesto in cui la morte è costantemente lì presente a minacciare la vita stessa, in un contesto che si può anche immaginare caratterizzato come da un certo grigiore, dalla presenza di colori spenti.

    Inizialmente vediamo la bambina quasi come un piccolo punto, ma un punto che si trova quasi al centro, in fuoco prospettico di quell’immagine, o quantomeno percettivo. La musica è un coro di voci di bambini che cantano diventa quell’elemento di ridondanza emotiva che è tipico di quel cinema hollywoodiano che si rifà ai meccanismi del cinema classico. Lo schema percettivo viene ribadito grazie a questa ridondanza, per la terza volta, ci stacchiamo soltanto quando abbiamo capito che è Shindler a guardare, e quindi a questo punto, essendoci ormai allineati cognitivamente con lui, possiamo anche disallinearci da lui. Lu’uomo non vede la bambina da questo punto di vista, ma noi sappiamo che è lui a vedere la bambina; quindi ci avviciniamo a lei in modo che la sua efficacia emotiva sia ancora più forte. Poi si ritorna a quella che possiamo definire come una soggettiva di Shindler, per effetto del punto di vista rialzato. Poi inizia un punto in cui la nostra attenzione è bipolarizzata, il nostro fuoco si alterna; tra la bambina che sta passando sullo sfondo dell’immagine, è una fucilazione che crea anche un contrasto simbolico: Tra il bene e il male, tra la vita e la morte, che è qui rappresentato visivamente anche tra la vitalità del colore, del rosso, e la morte di questi ebrei fucilati. La scena è ambientata nel ghetto di Cracovia, in Polonia. Sembra che questa fucilazione/uccisione brutale sia stata vista percettivamente soprattutto dal punto di vista della donna, che risulta disgustata e stravolta da questa scena brutale e chiede a Schindler di andarsene, ma lo sguardo di Schindler persiste ancora, quando verosimilmente la bambina sembra uscita dal suo campo visivo; qui siamo in una soglia tra un immagine percettiva reale dell’impernditoe. e quello che egli sta pensando; è come se passiamo da un allineamento percettivo a uno inferiore (non sappiamo evidentemente se la bambina sta passando ma probabilmente sì, però lui non la può vedere. Allora c’è una sorta di inferenza di Schindler che sta pensando alla bambina. Qui siamo infatti sicuri che nonostante lui continui a guardare in quel punto e in quella direzione, lui non possa vedere la bambina che sta entrando in sala e sta salendo le scale. Percettivamente non siamo più allineati con lui, ma il montaggio ci suggerisce che nonostante questo noi stiamo ancora vedendo la realtà non più attraverso i suoi occhi, ma attraverso la sensibilità interiore e il vissuto emotivo di Schindler, che sembra rimanere freddo all’esibizione di quegli ebrei, ma che al contrario sembra emotivamente sconvolto dalla visione di questa bambina. Nonostante lui se ne sia andato, ma continua a pensare a quella visione, la bambina poi trova un riparo e rifugio diventando il simbolo universale dell’innocenza minacciata; finché il cappotto cessa di essere rosso.
     
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    Capolavoro si

    Ricordo che una mia amica mi diede la cassetta e una sera decisi di guardarlo

    ricordo che pensai "" che cagata ma è in bianco e nero ?"" poi invece entrai nel film

    Nazisti cose da far rabbrividire , il film ti faceva capire che eri più dalla parte della morte che della vita

    un Imprenditore che all'inizio pensa ai soldi , poi si rende conto di essere entrato a far parte di una macchina schiavistica senza regole

    sposato donnaiolo gran signore riesce a tener testa al figlio di puttana Er Komandant del Campo

    per Schindler diventa una questione di principio nonostante le perdite di soldi

    """ io ho pagato !!"" alla fine salva un sacco di gente

    realmente accaduto Schindler è ricordato in Israele con dei sassolini

    un gran bel film rivedibile più volte , ricordo però che fini' tardi e quella notte feci fatica a prendere sonno perchè mi aveva trasmesso agitazione
     
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    CITAZIONE (guglielmohostel @ 21/10/2023, 16:31) 
    Capolavoro si

    Ricordo che una mia amica mi diede la cassetta e una sera decisi di guardarlo

    ricordo che pensai "" che cagata ma è in bianco e nero ?"" poi invece entrai nel film

    Nazisti cose da far rabbrividire , il film ti faceva capire che eri più dalla parte della morte che della vita

    un Imprenditore che all'inizio pensa ai soldi , poi si rende conto di essere entrato a far parte di una macchina schiavistica senza regole

    sposato donnaiolo gran signore riesce a tener testa al figlio di puttana Er Komandant del Campo

    per Schindler diventa una questione di principio nonostante le perdite di soldi

    """ io ho pagato !!"" alla fine salva un sacco di gente

    realmente accaduto Schindler è ricordato in Israele con dei sassolini

    un gran bel film rivedibile più volte , ricordo però che fini' tardi e quella notte feci fatica a prendere sonno perchè mi aveva trasmesso agitazione

    Bellissimo commento Guglielmo si vede anche da queste dichiarazioni che sei un animo buono.
     
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    CITAZIONE (ElenaElena @ 21/10/2023, 16:42) 
    CITAZIONE (guglielmohostel @ 21/10/2023, 16:31) 
    Capolavoro si

    Ricordo che una mia amica mi diede la cassetta e una sera decisi di guardarlo

    ricordo che pensai "" che cagata ma è in bianco e nero ?"" poi invece entrai nel film

    Nazisti cose da far rabbrividire , il film ti faceva capire che eri più dalla parte della morte che della vita

    un Imprenditore che all'inizio pensa ai soldi , poi si rende conto di essere entrato a far parte di una macchina schiavistica senza regole

    sposato donnaiolo gran signore riesce a tener testa al figlio di puttana Er Komandant del Campo

    per Schindler diventa una questione di principio nonostante le perdite di soldi

    """ io ho pagato !!"" alla fine salva un sacco di gente

    realmente accaduto Schindler è ricordato in Israele con dei sassolini

    un gran bel film rivedibile più volte , ricordo però che fini' tardi e quella notte feci fatica a prendere sonno perchè mi aveva trasmesso agitazione

    Bellissimo commento Guglielmo si vede anche da queste dichiarazioni che sei un animo buono.

    94 circa , era appena nata mia figlia

    mi pare erano i 50 anni della Shoa , ci pestavano dentro di brutto

    vidi altri film e mi documentai con libri e documentari

    poi vai a San Siro al derby e ti senti i cori interisti " rossoneri ebrei in chiave film Schindler "

    a qualcuno evidentemente stò film non l'ha toccato e forse non l'ha neppure guardato

    puoi avercela con gli Ebrei popolo legato ai soldi , che ti stanno sul cazzo è un conto , odio è altra roba
     
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    CITAZIONE (guglielmohostel @ 21/10/2023, 17:03) 
    CITAZIONE (ElenaElena @ 21/10/2023, 16:42) 
    Bellissimo commento Guglielmo si vede anche da queste dichiarazioni che sei un animo buono.

    94 circa , era appena nata mia figlia

    mi pare erano i 50 anni della Shoa , ci pestavano dentro di brutto

    vidi altri film e mi documentai con libri e documentari

    poi vai a San Siro al derby e ti senti i cori interisti " rossoneri ebrei in chiave film Schindler "

    a qualcuno evidentemente stò film non l'ha toccato e forse non l'ha neppure guardato

    puoi avercela con gli Ebrei popolo legato ai soldi , che ti stanno sul cazzo è un conto , odio è altra roba

    Guglielmo quella è pura ignoranza, chi si abbassa ha pronunciare certe frasi è perché non ha nemmeno idea di cosa sia stato l'olocausto, forse la più grande brutalità umana commessa nella storia. Ma non mi sorprende che ragazzi di bassa cultura sperperano gratuitamente frasi oltraggiose, pensa che qui c'è stato chi ha deriso questo mio piccolo contributo al forum. Quasi sollevato che fosse l'ultimo film della lista. Pensa che pezzo di merda ignorante cafone che può essere.
     
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    ElenaElena non riportare tutto quel pippone che non legge nessuno.
    Dati essenziali e tue impressioni.
    Dieci righe max.
     
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    francamente non l ho visto anche se ne sono abbondantemente a conoscenza

    detto questo a suo tempo hanno dato dell ebreo anche a me :


    squadra de negri e ...curva d ebrei...


    indovinate da parte di chi???
    🤣 🤛
     
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    CITAZIONE (Charles Stross @ 21/10/2023, 19:08) 
    Miiii un laziale

    i Nazisti stanno tutti nelle Curve Nord


    Un'infamia.

    Un'infamia di una cattiveria, di una stupidità senza fine. Una vergogna, in primis nei confronti di una delle vittime simbolo dell'olocausto: in seconda battuta nei confronti di un'intera comunità e per ultimo, solo per ultimo, nei confronti di una tifoseria. Quella della Lazio. Era già successo, ed è nuovamente accaduto nelle scorse ore.

    (a quanto pare rivendicata dagli Irriducibili e bollata come "goliardata"), qualunque sia la motivazioni.


    annaFrank_rm
     
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    l'ho visto, bellissimo film, nonostante l'argomento ovviamente
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 22/10/2023, 00:34) 
    l'ho visto, bellissimo film, nonostante l'argomento ovviamente

    per certi versi crudo

    ma penso che era proprio cosi a leggere testimonianze a destra e a manca

    ad un Nazista gli girava e ti sparava un colpo in testa

    la scena della Geometra Ebrea che aveva studiato a Milano

    fece presente all'Er Komandant che una costruzione nel Campo poteva cedere da un lato

    Er Komandant l'ascoltò , parlò con un suo Sgherro che la portò in un angolo e gli sparò un colpo testa

    "" non accetto consigli da questa gente , buttatela giù e ricostruitela " Amon Goth er Komandant
     
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10 replies since 21/10/2023, 13:33   328 views
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