Allergie al latte (il furto dei dolci natalizi senza latte)

Mostaccioli: la loro storia e le tante varianti

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    Se avete sviluppato col tempo, allergie al latte, qui alcune varianti dei deliziosi mostaccioli e potete scegliere la ricetta che vi piace e magari fari sapere se vi e' riuscita bene..io ricordo quelli che mangiavo al cinema, erano duri e li rosicchiavo piano piano ammorbidendoli con la saliva e non avevano nulla dentro od attorno.

    Tra poco si avvicinano le feste ed il freddo, e preparare delle belle barrette super nutrienti da accompagnare a the o caffe' o cioccolato, mi sembra una bella cosa, cosi' posso godermi meglio la pausetta al lavoro e fare una merendina dolce e piu' salutare delle mondezze che compriamo gia' confezionate, ma la cosa piu' interessante e' conoscere le antiche tradizioni di questi dolci che li rendono ancora piu' buoni quando ci avviciniamo alle ricette originali che ormai saranno andate quasi perdute e sostituite dalle tantissime varianti.

    www.caligolapalermo.it/mostaccioli-romani/

    L’antica tradizione culinaria dei mostaccioli romani

    I mostaccioli sono dei tipici biscotti dalle origini molto antiche, presenti in molte regioni d’Italia. Ogni ricetta, in base alla zona geografica, presenta qualche variazione.

    Si tratta di biscotti secchi, generalmente di forma romboidale, perfetti per essere conservati a lungo tempo e gustati a tutte le ore del giorno. Il termine mostacciolo deriva dal latino mustaceum che sta ad indicare un impasto dolciario preparato con il mosto d’uva, l’ingrediente principe dei mostaccioli. I romani nella ricetta originale utilizzavano il mosto, lo facevano bollire e lo univano agli altri ingredienti. Nell’antica Roma era un’usanza abbastanza comune quella di preparare questi tipici biscotti e offrirli agli ospiti al momento della partenza.

    La prima testimonianza dei mostaccioli la troviamo nel “De Agricoltura” di Catone che ne descrive così la preparazione: “intridi un moggio di farina con il mosto, aggiungici anice, cumino, due libbre di grasso, una libbra di cacio e della corteccia di alloro, quando avrai impastato e dato la giusta forma, cuoci sopra foglie di lauro.” Mustaceus è anche il nome di un’antica torta nuziale preparata appunto con farina, mosto e cannella.

    La leggenda attribuisce la ricetta dei mostaccioli a Jacopa de’ Settesoli, nobildonna di origine romana che conobbe San Francesco D’Assisi a Roma nel 1210. La donna lo aiutò a trovare un alloggio e ad ottenere un incontro con il Pontefice e, secondo il racconto, aveva l’abitudine di preparare per lui dei piccoli biscotti chiamati appunto mostaccioli.

    Secondo la leggenda San Francesco in punto di morte fece inviare una lettera a Jacopa chiedendole di portarle il suo velo nuziale e i mostaccioli. Ancora oggi, il 3 ottobre di ogni anno, nelle parrocchie Francescane è usanza distribuire ai fedeli i mostaccioli accompagnati da un foglietto che ne narra la storia.

    Oggi diverse regioni d’Italia si contendono l’origine di questi deliziosi biscotti ed ogni regione presenta la sua ricetta. I mostaccioli più rinomati, oltre a quelli romani, sono quelli abruzzesi (preparati con miele e mosto ben cotto), quelli pugliesi (preparati con il cotto di fichi) e quelli ragusani con vin cotto, miele fuso e mandorle tritate.


    ==========
    Da https://it.wikipedia.org/wiki/Mustaccioli_...ronomia_campana

    Caratteristiche

    I mustaccioli hanno una forma romboidale, sono grandi circa 10–12 cm, anche se ultimamente si è diffusa anche una variante mignon delle dimensioni di circa 6 cm. Sono ricoperti di una glassa di cioccolato, mentre all'interno sono caratterizzati da una pasta morbida dal sapore di miele [1][2]. Nella Marsica (Abruzzo) è ancora diffusa la ricetta più antica; tali dolci, chiamati Murzitti, pur avendo la stessa forma romboidale, non prevedono la copertura con la glassa di cioccolato (che in cucina non è mai stato usato in forma solida prima di metà Ottocento); sono caratterizzati dal ripieno di noci, mandorle, uva passa e fichi secchi.
    Cenni storici

    Il termine mustaccioli deriva dal latino mustaceus ed è preda di varie paretimologie. Alcuni lo fanno derivare dal latino mustum, legato all'uso nelle antiche ricette contadine del mosto, col quale venivano preparati per essere più dolci.[2], altri da mustax, cioè alloro. In origine si preparava il mustaceum, una focaccia per le nozze, un dolce avvolto in foglie di alloro che dava aroma durante la cottura. Da qui il proverbio loreolam in mustace quaerere, ovvero: cercare inutilmente nella focaccia le foglie di alloro che si erano bruciate nel forno. Un'altra origine potrebbe derivare dal greco antico μάσταξ (mástax) che significa bocconcini, affine a μαστάζω (mastázō) che significa masticare o mangiare.

    I mostaccioli napoletani sono riportati da Bartolomeo Scappi, cuoco personale di Pio V, nel il suo pranzo alli XVIII di ottobre [3]

    Catone nel De agri cultura accenna ad alcuni dolci, i mustacei, a base di farina, mosto, cumino, anice, grasso e alloro.
    www.visitareroma.info/mostaccioli-romani-gusto-e-santita/

    La ricetta

    Per preparare i mostaccioli romani la prima cosa da fare è prendere la farina e il miele e impastarli insieme all’interno di una ciotola. Quindi si aggiungono prima gli albumi, poi le noci tritate, quindi un cucchiaino di cannella e un pizzico di pepe. Si mescola il tutto con cura fino a quanto il composto non è ben amalgamato. Su un piano da lavoro passare una spolverata di farina, quindi versarvi sopra il composto appena preparato per poterlo stendere e renderlo omogeneo. A questo punto l’impasto va tagliato a rombi (della grandezza di circa 10-12cm). Prendere quindi una teglia, ricoprirla con della carta forno e posizionarci sopra i mostaccioli appena tagliati. A questo punto la teglia può essere messa in forno (preriscaldato) e lasciamo cuocere i mostaccioli per una ventina di minuti a 160°.

    Una volta cotti i mostaccioli romani vanno lasciati raffreddare per poi essere serviti e gustati in tutta la loro prelibatezza.

    ===
    www.latavernadelghetto.com/ricetta-mostaccioli-romani/

    Ingredienti:

    60g di farina

    100g di noci

    100g di miele

    2 albumi

    1 cucchiaino di cannella

    1 pizzico di pepe

    Una ricetta antichissima e molto golosa della tradizione culinaria romana sono i mostaccioli romani!! Dolcetti semplici, preparati con pochi ingredienti e pronti in pochissimo tempo questi mostaccioli venivano preparati fin nell’antichità dai romani che utilizzavano tra gli ingredienti il mosto d’uva, “mustaceum” in latino, da cui è derivato poi il nome di questi dolci a forma di rombo.

    Nel corso del tempo la ricetta si è un pò modificata ma la sua bontà è rimasta intatta e se volete cimentarvi nella loro preparazione dovrete procurarvi farina, noci, miele, uova, cannella e pepe!

    Veniamo quindi alla preparazione. Prendete una ciotola capiente e iniziate ad impastare la farina con il miele; poi prendete le uova e aggiungete all’impasto solo gli albumi. Prendete le noci sgusciate e tritatele, poi unitele al resto insieme ad un pizzico di pepe e un cucchiaino di cannella o mezzo se non amate troppo il suo sapore. Amalgamate il tutto e poi portate l’impasto su un piano da lavoro sporcato con un pò di farina e continuate a lavorarlo per bene. Una volta fatto stendetelo e tagliatelo con un coltello oppure con una formina a rombo.

    A questo punto iniziate a far scaldare il forno a 180°, foderate una teglia con della carta da forno e adagiate i vostri mostaccioli romani. Fate cuocere per una ventina di minuti controllando che non si brucino!

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    Mostaccioli con mosto cotto

    Ingredienti

    500 gr di farina 00
    250 gr di zucchero semolato
    100 gr di mandorle sbucciate
    1 cucchiaino di cannella
    1 cucchiaino di garofano
    1 bustina di lievito per dolci
    250 ml di mosto cotto
    75 ml di olio extravergine d'oliva
    120 ml di acqua tiepida
    75 gr di cacao amaro
    1 bustina di vanillina
    1 scorza di arancia
    PER DECORARE
    200 gr di cioccolato fondente per coprire 1/3 dei biscotti ottenuti

    www.passioniericettedimargi.com/mostaccioli-con-mosto-cotto/

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    Mostaccioli morbidi
    di Alessandra Rossi in Biscotti

    I mostaccioli sono dei biscotti dolci natalizi ricoperti di glassa al cioccolato tipici delle regioni del Sud Italia. Le ricette dei mostaccioli sono tantissime ed è difficile trovarne una che metta d’accordo tutti.

    Si è soliti parlare di mostaccioli napoletani, ma altrettanto famosi sono i mostaccioli pugliesi e quelli calabresi. Le differenze sono davvero tante: la presenza del mosto cotto, delle mandorle o l’utilizzo del caffè al posto dell’acqua nell’impasto.

    Una caratteristica dei mostaccioli napoletani è quella di prevedere il pisto napoletano, che un mix di spezie fatto con cannella, chiodi di garofano e noce moscata. Si può trovare in commercio abbastanza facilmente o anche acquistarlo in rete, qualora non lo trovaste potete utilizzare solo la cannella.


    Ingredienti

    500 gr di farina 00
    150 gr di farina di mandorle
    150 gr di miele
    150 gr di zucchero
    35 gr di cacao amaro in polvere
    1 arancia (succo e scorza)
    10 gr di ammoniaca per dolci
    2 cucchiaini di cannella o pisto napoletano
    100 ml di acqua calda (circa)
    200 gr di cioccolato fondente

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    650 gr. farina 00
    500 gr. miele
    mezza bustina lievito
    3 tuorli

    Mischiare tutto e fare un impasto solido.

    forno 180 gradi 25 minuti

    Appena sfronati pennellateli con un velo di acqua

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    Ingredienti:

    Per l’impasto:

    500 gr di farina 00
    500 gr di miele di acacia
    1 uovo medio
    un pizzico di sale
    mezza bustina di lievito per dolci

    Per il ripieno:

    160 g di crema di nocciole
    80 g di miele di acacia
    30 g di cacao amaro
    200 g di mandorle e nocciole intere

    Preparazione:

    Intiepidire leggermente il miele fino a renderlo semiliquido.

    Impastarlo con la farina setacciata con il lievito, il sale e l’uovo leggermente sbattuto, fino ad ottenere un impasto morbido e malleabile.

    Lasciarlo riposare coperto da uno strofinaccio.

    Tostare le mandorle e le nocciole in forno a 200° per ¾ minuti , e lascarle raffreddare sulla teglia del forno.

    Miscelare il cacao alla crema di nocciole e miele, poi aggiungere la frutta secca tostata.

    Dividere in due l’impasto, tenendone da parte un pezzettino per le decorazioni, stenderlo in due strisce rettangolari, ricoprirne una con l’impasto preparato e sovrapporvi l’altra striscia, chiudendo e sigillando bene i bordi.

    Con l’impasto avanzato decorare a piacere e infornare a 180° per 10 minuti.

    Abbassare la temperatura a 160° fino a doratura.

    Lasciare raffreddare bene e servire a fettine sottili.

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    Ingredienti per circa 25/30 mostaccioli calabresi

    350 g di farina 00
    150 g di miele di fichi
    100 g di miele d’api (millefiori per un gusto più delicato, di castagno per un sapore deciso)
    30 g di noci
    30 g di mandorle pelate e tostate
    30 g di nocciole pelate e tostate
    1 cucchiaio di cannella in polvere
    1 arancia non trattata
    1/2 bustina di lievito per dolci (circa 8 g)

    Preparazione

    In una ciotola capiente versate la farina ed il lievito setacciati, la cannella, la scorza di arancia grattugiata e la frutta secca tritata grossolanamente e mescolate il tutto.
    Poi aggiungete poco alla volta il miele di fichi e di castagno (o altro miele d’api che preferite), incorporandoli con un mestolo di legno poco alla volta.
    Trasferite l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata ed impastate fino ad ottenere un panetto omogeneo e liscio (è normale che risulti appiccicoso).
    Prelevate un pezzetto di impasto, arrotolatelo sulla spianatoia formando un cilindro spesso circa 3 cm, appiattitelo leggermente in modo da ottenere una striscia spessa 1,5 cm e larga 3 cm. Tagliate la striscia in modo da ottenere dei mostaccioli a forma di rombo, larghi come i mostaccioli classici oppure più stretti come i cantucci (io li ho fatti stretti come vedete nelle foto).
    Disponete i mostaccioli su una teglia ricoperta di carta forno e cuocete in forno ventilato preriscaldato a 160° per circa 15 minuti (io li faccio cuocere per 10 minuti, poi spengo il forno e li lascio nel forno spento ma ancora caldo per altri 5 minuti).
    I mostaccioli saranno cotti quando la superficie risulterà croccante e con delle leggere spaccature. Appena tolti dal forno vi sembreranno troppo morbidi, ma lasciateli tranquillamente raffreddare, asciugandosi raggiungeranno la giusta consistenza.
    ===
    mostaccioli morbidi al vincotto
    http://lalunadeigolosi.com/mostaccioli/

    INGREDIENTI DELLA RICETTA dei Mostaccioli Morbidi al Vincotto

    >> farina: 600 g
    >> zucchero: 300 g
    >> vincotto: 200 g
    >> acqua: 100 ml
    >> olio d’olivo evo: 100 g
    >> noci e mandorle tostate e spezzettate: 200/250 g
    >> bicarbonato: 1 cucchiaino da caffè
    >> scorza grattugiata di un arancio (a piacere)
    >> scorza grattugiata di un limone
    >> cannella: 1 cucchiaino (raso) da caffè (a piacere)
    >> uova: 1

    PREPARAZIONE DELLA RICETTA dei Mostaccioli Morbidi al Vincotto

    Setaccia la farina sulla spianatoia e uniscila allo zucchero, grattugia il limone e metti la cannella, allarga la farina al centro e versaci il vincotto, l’acqua, l’olio d’oliva extravergine e impasta il tutto, quindi metti il bicarbonato e per finire aggiungi le mandorle e le noci tostate e tritate grossolanamente.
    Se l’impasto è molto morbido, aggiungi ancora un po’ di farina, poi forma dei bastoncini di circa tre cm di larghezza, schiacciali e spennellali con un uovo sbattuto. Mettili su carta da forno leggermente infarinata, ben distanziati fra di loro e infornali a 160/170°C per 10/15 minuti. Non farli cuocere troppo perché si seccano e diventano duri. Dopo la cottura, prima lasciali raffreddare e dopo tagliali obliquamente con un colpo secco! Il pregio di questi biscotti è che più giorni passano e…Più diventano morbidi e buoni. É bene conservarli in una scatola di latta. Ora finalmente puoi gustarti questa ricetta d’altri tempi, ma sempre OTTIMA!
    ===
    https://zupparicetta.blogspot.com/2014/10/...li-ripieni.html
     
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