Addio a Raoul Casadei, il covid si porta via il Re del Liscio

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    Addio a Raoul Casadei, il covid si porta via il Re del Liscio

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    Il covid si è portato via Raoul Casadei. Aveva 83 anni. Il Re del Liscio era ricoverato dal 2 marzo all’ospedale di Cesena dopo essere stato contagiato assieme alla maggior parte dei suoi famigliari. Una polmonite e l’atà avanzata non gli hanno dato scampo.

    Fra i primi a ricordarlo, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi: “Ci sono e ci saranno tanti modi per ricordare la figura di Raoul Casadei, ma a me piace pensare a quello che ci ha dato con la sua musica in una vita piena di cose: gioia e allegria. Il ballo, due persone strette in una casa o una piazza vuota o in mezzo a mille altre coppie, a fendere armonicamente l’aria a tempo di valzer o mazurka. Il liscio già esisteva ed era ed (è) parte di quello che siamo, a Rimini e in Romagna. Ma Raoul Casadei negli anni Settanta, con la sua contaminazione pop, lo ha fatto diventare patrimonio popolare di tutto il Paese.
    Da genere local a passione mainstream, con hit che scalano le classifiche dei dischi italiani più venduti. Non era un compromesso, come lamentavano i puristi del liscio, ma una evoluzione necessaria. E non era facile folklore. Ricordo come qualche anno fa Elio, in procinto di fare un disco con il gruppo romagnolo, motivò la scelta con l’eccezionale capacità di Raoul e della sua ensemble di fare e eseguire ogni tipo di musica. Era vero. Proprio così.
    Proseguiva la grande tradizione del liscio, in cui si miscelavano nelle aie e nelle piazze dei nostri paesi, i valzer viennesi con il ritmo vorticoso, quasi ‘americano’, di chi per un attimo almeno voleva lasciarsi alle spalle povertà e dolore, magari stringendosi o cantando in un attimo di leggerezza”.

    “Raoul Casadei – prosegue Gnassi – con la sua storia italiana di musica che aveva ed ha dentro il cuore romagnolo, è stato quel sorriso che, quando dici Romagna, a chiunque viene spontaneo. Era una persona solida con al centro la famiglia, l’amore per la sua terra, la passione per il lavoro, la generosità che non risparmiava per la sua Romagna e per la nostra regione, donando e offrendo il suo talento. Raoul è stato anche l’unico capace di mettere quell’intelligenza manageriale e quello sguardo che trasformarono il liscio in un genere internazionale. Poteva fermarsi ai suoi successi ed era già tanto, ma non lo ha fatto. Negli ultimi 30 anni ha cercato il genere popolare perfetto, dal liscio alla musica solare, alle contaminazioni etniche e musicali che oggi grazie al figlio Mirko, consapevole che la musica che ci gira intorno è uno dei pochi linguaggi universali, unisce nell’allegria e nella commozione i popoli di tutto il mondo”.

    “Forse era la ricerca di una utopia, nel mondo delle frontiere, ma era comunque una ricerca che Raoul non ha mai interrotto. E oggi che non c’è più io, noi, i nostri genitori, i nostri nonni vogliamo idealmente ringraziarlo per quegli assalti al cuore che ogni tanto ci facevano stringere alla persona amata in una danza libera, spensierata, o in un sorriso. Mirko avrà la forza per continuare la grande tradizione, nell’innovazione che sta portando avanti. Alla sua famiglia un enorme abbraccio e la consapevolezza che la sua eredità culturale e umana sarà portata avanti come merita”, conclude il sindaco di Rimini.

    Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha commentato la scomparsa Casadei: “E’ veramente con grande tristezza che apprendo della scomparsa di Raoul Casadei. Con lui se ne va uno straordinario personaggio, un compositore che con grande professionalità ha portato in Italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione, legato all’allegria e alla voglia di vivere fino a diventare uno dei simboli, un ambasciatore della sua e nostra terra”.“Voglio esprimere il più sincero cordoglio ai suoi familiari, anche a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola. Sono certo che il nostro Raoul continuerà a vivere nella sua musica, e noi non dimenticheremo colui che per noi sarà sempre il Re del liscio”, dice Bonaccini.

    Anche Alice Parma, sindaca di Santarcangelo, manifesta il suo cordoglio: “La notizia della morte di Raoul Casadei ci lascia profondamente tristi. Raoul era un Maestro della musica, un alfiere della Romagna e un grande amico di Santarcangelo, dove nel 2017 aveva voluto festeggiare i suoi 80 anni con una serata memorabile. Ricordo come se fosse ieri piazza Ganganelli gremita di persone, un’immagine che oggi fa doppiamente male nel giorno in cui diamo l’addio a Raoul e dopo oltre un anno di pandemia, in cui non abbiamo potuto vivere insieme le piazze e tutti gli altri luoghi della cultura”.

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    “Per me Raoul Casadei rappresentava questo: l’allegria e la voglia di stare insieme, il fascino del ballo e la passione per la musica, alla quale ha dedicato la sua vita. Tutto questo, da oggi, è un po’ più lontano”, scrive la Parma.

    Raoul Casadei era nato a Gatteo il 15 agosto 1937. Diplomato alle magistrali, Raoul Casadei è per diciassette anni maestro elementare. Si appassiona alla musica a sedici anni, quando lo zio Secondo, direttore della più famosa orchestra di liscio romagnolo (fondata da lui nel 1928), gli regala una chitarra.

    Alla fine degli anni ’50 inizia a partecipare agli spettacoli dell’Orchestra Casadei. Lo zio decide di rinominare la sua formazione Orchestra Secondo e Raoul Casadei. L’Orchestra Casadei dagli anni ’60 diffonde la musica da ballo romagnola in tutta l’Italia eseguendo più di 365 concerti all’anno (oltre alla sera, infatti, si suonava anche il pomeriggio). Nel 1971, dopo la morte dello zio Secondo, Raoul prende in mano la conduzione dell’orchestra.

    Si mette in testa di far conoscere il lisciuo a livello mondiale, attraverso i valori della propria terra romagnola: la famiglia, l’amore e l’amicizia.

    Negli anni ’70 scoppia il cosiddetto “boom del liscio”, si formano migliaia di orchestre e si riempiono le scuole di ballo. Nel 1973 Raoul scrive uno dei suoi più grandi successi: Ciao mare. Negli anni seguenti nascono altri successi: Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Romagna Capitale, Tavola grande. L’Orchestra Casadei è sulla cresta dell’onda: partecipa per la seconda volta al Festivalbar (1973), esordisce al Festival di Sanremo (1974) e ad Un disco per l’Estate (1975). Raoul è anche interprete di spot pubblicitari (Barilla e Biancosarti), film e fotoromanzi; compone le musiche di sigle televisive (fra cui …E viene sabato, e poi domenica per la trasmissione Domenica In del 1977 e Rimini Rimini Rimini per l’edizione del 1991 della trasmissione Stasera mi butto) e di soap opera. Il nome “Casadei” è citato in canzoni di diversi giovani artisti pop. E tante sono le collaborazioni e contaminazioni;: da i Pitura Freska e Elio e le Storie Tese, da Frankie hi-nrg a Emir Kusturica.

    Nel 1980 si ritira dal palcoscenico e continua a gestire l’orchestra da dietro le quinte. Nel 1981 inaugura la motonave Ciao Mare “La Nave del Sole”, una balera galleggiante che da quell’anno fino al 1996 trasportò i turisti lungo la Riviera Romagnola sulle note del liscio. Nel 1997 venne venduta e dal 2000/01 Raoul propose alla già famosissima Motonave Tritone (di Cesenatico) di esporre sullo scafo il logo “La Nave del Sole” per mantenere viva la tradizione. Tuttora Tritone “La Nave del Sole” è in partenza dal porto di Cesenatico.

    Nel 2001 il figlio Mirko Casadei è pronto per salire al timone dell’orchestra.

    Nel 2006 Raoul partecipa alla quarta edizione del reality show televisivo L’isola dei famosi. Nel 2013 ha scritto insieme a Paolo Gambi il libro Bastava un grillo per farci sognare.

    https://www.chiamamicitta.it/addio-a-raoul...-re-del-liscio/
     
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    Abitava con la sua famiglia, il 'Recinto Casadei', a Villamarina di Cesenatico...
    è il paese, periferico di cesenatico, di villeggiatura che conosco meglio della riviera adriatica...
    bei ricordi per quelle due volte in cui passai le vacanze estive molto divertenti
     
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    sapevo del suo ricovero, purtroppo non ce l'ha fatta

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    CITAZIONE (geminiano @ 13/3/2021, 14:17) 
    Abitava con la sua famiglia, il 'Recinto Casadei', a Villamarina di Cesenatico...
    è il paese, periferico di cesenatico, di villeggiatura che conosco meglio della riviera adriatica...
    bei ricordi per quelle due volte in cui passai le vacanze estive molto divertenti

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