Le Collezioni da ragazzini...

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    CITAZIONE (CapUltimo @ 9/11/2018, 10:56) 
    Nascosti chissà dove ho circa 10 album di figurine panini dei calciatori completi

    Beato te! Appena li trovi mettili al sicuro in banca.

    Io, i miei album completi dei primi sei anni della Panini non riesco più a trovarli, qualche volta non ci dormo la notte...
     
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    Ciao Valerio...
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  4. guglielmohostel
     
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    CITAZIONE (Valerio @ 9/11/2018, 19:13) 
    CITAZIONE (CapUltimo @ 9/11/2018, 10:56) 
    Nascosti chissà dove ho circa 10 album di figurine panini dei calciatori completi

    Beato te! Appena li trovi mettili al sicuro in banca.

    Io, i miei album completi dei primi sei anni della Panini non riesco più a trovarli, qualche volta non ci dormo la notte...

    Dal 62 ( mi pare) al 2003 avevo preso ai tempi gli album Panini Calciatori con la Gazzetta dello Sport, li ho tutti

    poi ho tutti i Forza Milan dal 1989 al 1994, questi li ho fatti rilegare con copertina una rossa e una nera con su stemma Milan

    adesso ho ereditato dal mio povero papà 4 album di monete che partono dal 1930, sono andato a farle valutare ce ne fosse una che vale qualcosa, la sciura mi ha detto tutto ferro inutile

    c'è un 5 lire che vale di una certa data perchè ne sono state coniati pochi, di 5 lire ce ne saranno una 50na non sono riuscito a capire questa 75nne come ha fatto a vedere tutte le date senza neanche un lentino???

    mah??? :dub:
     
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  5. guglielmohostel
     
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    Il " mio amico Arnold" 2 giorni fa ha compiuto 40 anni

    telefilm americano tipo Happy Days che andava in onda tutte le sere dalle 18.00 o 19.00??

    il canale era sempre quello e il bambino paffutello nero era entrato nelle case degli Italiani, troppo simpatico a guardarlo in tele se l'avessi avuto davanti gli avrei tirato quelle belle guanciotte

    purtroppo per quel cast dopo non è stato rosa e fiori e tanti hanno fatto una brutta fine


    arnold


    arnold_8119297-14100121



    un po crudo ma ho trovato questa documentazione su gli interpreti di quel vecchio telefilm che ha fatto storia in Italia



    Dialogo finzionale sulla fiction: le disavventure della saga di cui fu protagonista il paffuto Gary Coleman. Grottesche accelerazioni verso la più cupa e scintillante decadenza, massacri morali ed estetici, morti individuali e lasciti patetici. Fenomenologia del disastro spettacolare.

    [Questo testo è una campionatura aggiornata da Costantino e l’Impero, finto biopic edito scritto da MIchele Monina e me medesimo, e pubblicato da Marco Tropea nel 2005].

    “Fai fiction? Muori.
    Ti ammali.
    C’è un collasso esistenziale.
    Linfoma non Hodgkin.
    Tumore epatico.
    Rovina economica.
    Trasformazione della personalità.
    Prendi Arnold”.
    “Arnold chi?”
    “Arnold, il piccolo negro paffuto”.
    “Il protagonista della fiction Il mio amico Arnold”.
    “Si chiamava Different Strokes in America”.
    “Era un bambino di colore paffuto”.
    “Non era un bambino, era un nano, aveva una malattia”.
    “L’aveva da prima di girare la fiction”.
    “Non importa la malattia, renale. La fiction è fatale. Guarda cosa gli è successo”.
    “Aveva un fratello che si chiamava Willis”.
    “Dentro la fiction sì, fuori era figlio unico”.
    “Arnold aveva la faccia comica arrabbiata quando diceva sempre sempre: Che cavolo stai dicendo, Willis?”
    “Era il tormentone della serie”.
    “E’ stata eletta in America tra le dieci migliori battute della televisione di sempre”.
    “Erano stati adottati dal signor Drummond, un mezzo miliardario bianco rimasto vedovo, che aveva una figlia anche lei bianca, Kimberly, una stronza”.
    “Me la ricordo. Col fiocco. Pallida. Razzista”.
    “Nessuno se le ricorda più queste cose, eppure è storia”.
    “Vivevano in un attico davanti alle Torri Gemelle”.
    “Già questo porta sfiga, guarda cosa è successo nel giro di vent’anni”.
    “Arnold e Willis erano un problema per Kimberly che era una stronza e una razzista”.
    “Andava capita, due fratellastri negri le capitano all’improvviso nella casa”.
    “Il signor Drummond non aveva polso, era un debole”.
    “Kimberly tormentava i due fratellastri negri. Il telefilm intendeva dire che non bisogna mai essere razzisti”.
    “Anche che i negri possono essere adottati. Intendeva un modello di civiltà, la fiction”.
    “Intende sempre una civiltà, sotto, la fiction”.
    “Arnold, Il mio amico Arnold”.
    “Arnold era un bambino simpatico agli imbecilli. Fatto sta che non era un bambino. E’ rimasto per sempre così come lo si è visto”.
    “Si chiamava Gary Coleman”.
    “Quando ha iniziato a girare Arnold, era già affetto da questa malattia”.
    “Si chiama lupus nephritis, un disguido del sistema immunitario, comporta una forma di nanismo che ti mantiene sempre con l’aspetto di uno di dieci anni!”
    “Ascolta: all’apice del successo di Arnold, Arnold guadagnava settantamila dollari alla settimana”.
    “L’America impazziva per lui”.
    “Appena finisce Arnold, Arnold crolla. I suoi genitori sperperano in un anno tutti i guadagni del figlio nano, cioè quattro milioni di dollari. Il nano fa causa ai genitori”.
    “Ha avuto coraggio”.
    “Ha i coglioni, il nano. Ma ormai la fiction l’ha fatta: è segnato”.
    “Arnold vince la causa coi suoi genitori e si ritrova malato e povero”.
    “Si indebita e va in rosso di settantaduemila dollari”.
    “Le cure sono costose”.
    “No: ha contratto una dipendenza da modellini di treni”.
    “Ne compra a centinaia, per indebitarsi a quel modo”.
    “Tutta la sua casa è invasa da binari che si intersecano, scambi ferroviari in miniatura. Lui ha un trenino della sua taglia, ci sale, si veste da capotreno americano, gira per le stanze”.
    “Sta male”.
    “E’ il potere della fiction. Fuma erba come un disperato. Assicura che è per lenire i problemi di salute, i dolori: una cazzata. A un certo punto, Arnold deve trovarsi un lavoro, altrimenti è il fallimento. Diventa guardia giurata”.
    “E’ la rovina”.
    “Più di quanto ci si immagini. Sta facendo sorveglianza in un grande magazzino, una cicciona lo nota, lo riconosce, gli chiede un autografo, Arnold firma un foglio, lei pretende una dedica, Gary Coleman dice che basta così, lei lo mette all’angolo, lui la insulta, la cicciona lo schiaccia contro una parete, è enorme questa cicciona, Arnold soffoca, allora le tira un pugno in un occhio”.
    “Lo ha denunciato”.
    “Per oltraggio e violenza. Va a processo. Lo condannano, deve pagare circa duemila dollari e frequentare un corso di elaborazione della rabbia per persone violente: Arnold”.
    “E’ alto uno e quaranta e frequenta un corso insieme a personaggi che hanno preso a pugni moglie e figli”.
    “Puoi controllare: è tutta storia. Ci sono le prove, non mi invento niente. Inventare è da idioti: c’è già la realtà”.
    “Non finisce qui”.
    “La fiction comporta una forma che non finisce mai. Nel 1999 Arnold rilascia un’intervista alla rivista Us, sostenendo di essere ancora vergine a trentuno anni”.
    “Si mette a fare il venditore di auto”.
    “Promo tv con lui nano in piedi su un cofano di Corvette rossa”.
    “Improvvisamente si candida per una carica politica”.
    “La fiction lo comporta”.
    “A governatore della California”.
    “Deve affrontare un altro Arnold”.
    “Schwarzenegger”.
    “Un nano contro un colosso”.
    “Fiction seriale contro action movie”.
    “E’ il 7 ottobre 2003, quando la CNN annuncia che Schwarzy ha vinto con quattro milioni e mezzo di voti. Ad Arnold ne sono andati quattordicimila”.
    “A questo punto muore”.
    “La fiction lo porta alla morte a quarantadue anni, cadendo dalle scale, batte la testa, muore in un lago di sangue, è impressionante, si era nel frattempo sposato”.
    “Celebre la telefonata della moglie ai soccorsi”.
    “La moglie Shannon. Urlava che era in un lago di sangue e che non sapeva gestire la situazione”.
    “Lo hanno ricoverato ed era in coma e Shannon ha detto di staccare le macchine”.
    “Non ha atteso un secondo”.
    “A casa aveva messo sul letto Arnold sanguinante morente, gli aveva fatto le foto. Dopo la morte di Arnold, le ha vendute”.
    “E’ una saga tragica greca”.
    “Darebbe ragione agli imbecilli che sostenevano in quegli anni che l’America era l’erede della Grecia classica. Perché la saga è saga, va oltre Arnold”.
    “Coinvolge tutta la scena, come ogni tragedia esige”.
    “Prendi la sorellastra bianca di Arnold”.
    “Kimberly”.
    “La figlia del signor Drummond”.
    “La interpretava l’attrice Dana Plato”.
    “Carina, sempre col fiocchetto, la gonna scozzese. Molto pulita, bianca, disciplinata. La perfetta ragazza della porta accanto”.
    “Solo verso la fine della serie tv era un poco ingrassata, niente di che”.
    “Non era ingrassata: era incinta. Si era sposata di nascosto con il rocker Lenny Lambert e di lì a poco era rimasta gravida. Quelli di Arnold l’hanno licenziata subito”.
    “Di lì, una tragedia senza fine”.
    “Appena le nasce il bambino, lei torna a bussare alle porte di Arnold. Il produttore si convince e la riassume”.
    “Il ritorno di Kimberly vale un salto di audience”.
    “Non funziona. La serie viene chiusa di lì a poco”.
    “La rovina approfondisce la crepa”.
    “Passa un anno e l’amatissima mamma di Dana Plato muore di leucemia”.
    “Una settimana dopo la morte della mamma, il marito di Kimberly la molla e sparisce”.
    “Mettiti nei suoi panni, la fiction lo esige”.
    “Anche la tragedia”
    “E’ sola e povera e ha il figlio a carico. Dana Plato accetta di esibirsi nuda su Playboy. La mossa non si rivela azzeccata: la sua carriera langue”.
    “Nessuno la chiama più”.
    “Viene arrestata nel corso di una rapina a mano armata in un videostore. Viene condannata a cinque anni di prigione, glieli abbonano, il suo caso commuove il cantante crooner di Las Vegas Wayne Newton, che le regala tredicimila dollari”.
    “Wayne Newton lo si vede nel film Ocean’s Eleven, con Clooney e Pitt. Si tratta di un emulo di Sinatra che soffre di una forte dipendenza da operazioni di chirurgia plastica. I capelli sono neroblu, impiantati, materiale organico. I denti sono falsi. Dodici operazioni di chirurgia estetica”.
    “La rovina di Dana Plato, però, non si ferma davanti a nulla. Anzi: accelera. Viene arrestata per contraffazione di una ricetta medica che prescrive Valium”.
    “Pensa: vieni arrestato per del Tavor”.
    “E’ accusata poi per violazione di libertà condizionale, e si fa trenta giorni di galera. Esce di prigione e frequenta una comunità per tossicodipendenti”.
    “C’è un altro tipo di tossicodipenza da cui non riesce a liberarsi: la tv”.
    “Recita in B-movie televisivi come Bikini Beach Race”.
    “Appare in un videogioco”.
    “Partecipa a film a luci rosse”.
    “Diventa lesbica”.
    “Fa outing sulla rivista di orgoglio saffico Girlfriends”.
    “Partecipa a una parodia softcore di Arnold”.
    “Si fa fotografare mostrando i buchi da eroina all’avambraccio”.
    “Si suicida con un’overdose in una roulotte l’8 maggio 1999”.
    “Suo figlio e il suo ultimo convivente si sono disputati la proprietà della roulotte in tribunale”.
    “Anche suo figlio è morto suicida. Nel 2010. Non si è mai liberato del ricordo della madre, stava male”.
    “Resta Willis”.
    “Anche Willis, il fratello nella fiction di Arnold”.
    “Un martirio”.
    “L’attore che faceva la parte di Willis si chiama Todd Bridges. A sei anni vede alla tv la fiction Sanford & Son e decide che sfonderà in tv”.
    “Una serie girata nell’officina di un rottamatore”.
    “Il protagonista era un caratterista noto nel panorama televisivo americano, Red Foxx. E’ morto di multinfarto tra atroci dolori, solo e disperato”,
    “Todd Bridges interpreta Willis e di colpo diventa miliardario”.
    “Tocca l’apice con la partecipazione straordinaria a una puntata di Love Boat, per cui lo strapagano”.
    “Da qui, la caduta”.
    “Prima che Arnold finisca, Todd Bridges, che ha iniziato a farsi le canne da un paio di anni, denuncia la polizia di Los Angeles per molestie. Da questo momento inizia ad avere problemi di ordine automobilistico: viene accusato di estorsione a un venditore d’auto; viene arrestato per guida senza patente; viene sorpreso mentre cerca di rubare una macchina; viene denunciato per non avere pagato il conto di una compravendita di un’automobile”.
    “Lo accusano di rapina a mano armata, ma se la cava”.
    “Abusa di una convivente”.
    “Viene arrestato per possesso di droga”.
    “Torna ad avere problemi con le auto: usa la macchina prestatagli di un amico per sfondare un videostore dopo un alterco. Poi fa retromarcia. Poi ingrana la prima e rientra nel videostore”.
    “Carcere”.
    “Quando esce, l’illuminazione: diventa il conduttore di una trasmissione televisiva evangelico-cristiana, sulla rete TBN, Trinity Broadcast Network”.
    “E’ come risorgere in vita”.
    “Superare la morte nella fiction, sì”.
     
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34 replies since 9/11/2018, 09:33   1180 views
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