Guida Gimp

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    Guida all'uso di GIMP

    GIMP è un programma per elaborazione grafica, chiunque di voi si accinga a diventare grafico, o voglia acquisire e modificare foto scansionate, troverà questo strumento di grandiosa utilità. In effetti, GIMP richiama alla memoria Adobe Photoshop (certo che non è la stessa cosa, non guardatemi in quel modo, sarebbe assurdo trovare un prodotto a pagamento, di fascia medio alta, ridotto a gratis!) e nonostante le ovvie differenze, vedrete lungo il corso di questa guida, che le cose che accomunano questi programmi, sono davvero molte. GIMP è un acronimo che deriva da "GNU Image Manipulation Program" e, vi premetto, che questa guida non vuole assolutamente insegnarvi tutti i trucchi per usare GIMP, questa è solo una guida per un primo utilizzo.

    La guida completa per GIMP può essere scaricata attraverso Internet, dal sito www.gimp.org/tutorials/ e contiene 900 e più pagine, quindi non aspettatevi assolutamente che io possa darvi le stesse cose in una semplice guida di poche pagine. Il programma GIMP, sarebbe inutile dirlo, è in continua evoluzione, come tutto ilsistema legato a Linux, quindi, in questa sede cercheremo di darvi soltanto le direttive principali, di modo che, sarete in grado di operare con semplicità, ma senza grandiose pretese. Vi sono diversi tipi d'immagini che possiamo modificare con l'aiuto di GIMP, quindi vediamole nel dettaglio:

    Immagini pixel

    Inizialmente GIMP fu creato per la manipolazione d'immagini pixel, le quali, ricordiamo, sono formate da una serie di minuscoli punti uniti tra loro per formare l'immagine. Un'immagine con risoluzione di 800 x 600 sarà grande 480.000 punti, non c'è pertanto da stupirsi se le immagini scansionate a questa risoluzione appaiano così grandi. Una scansione a risoluzione di 800 x 600 occuperà in memoria, uno spazio di circa un megabyte, quindi è da diversi anni che si lavora per comprimere le informazioni contenute in un'immagine e, il formato jpg rappresenta solo il primo passo di questo gran lavoro. I formati grafici delle immagini espresse in pixel sono diversi, come già accennato, dunque di seguito ne enumereremo alcuni tra i più comuni analizzandoli per quanto possibile.
    Il formato XCF è quello predefinito di GIMP. Questo formato, può contenere al suo interno, al pari dei formati proprietari di Adobe e Macromelia, informazioni relative ai livelli (di cui parleremo tra breve), dunque salvando un lavoro creato con GIMP,in un formato diverso, perderemo tutte queste informazioni.
    Il formato BMP, viene utilizzato da Windows e non ha alcuna compressione. Ha comegrande vantaggio, la possibilità di far caricare e memorizzare la grafica, con grandevelocità. Tuttavia, tale vantaggio, gioca a discapito della dimensione dei file creati. Il formato GIF, ovvero "Grafic Interchange Format", venne creato per trasmettere dati attraverso Internet e, gode di speciali proprietà, tra le quali spicca sicuramente l'ottima compressione e dunque dimensione dei file creati. Una particolarità di questoformato è data dalla possibilità di unire più immagini, che possono essere visualizzatein sequenza, dando l'impressione del movimento (Animated gif). Purtroppo, per motivi di licenza, questo formato non è supportato da tutti i programmi, ciò nonostante, questo formato, resta uno dei più famosi.
    Il formato PNG, ovvero "Portable Network Graphics" viene usato come sostituto del GIF e può creare file compatti, senzaperdita di qualità, è liberamente disponibile ed offre rispetto al formato GIF, una migliore trasparenza, tuttavia, non è ancora supportato da tutti ibrowser.
    Il formato PSD, appartiene al fratellino più famoso di GIMP: Adobe Photoshop. Come il formato proprietario di GIMP, anche questo supporta la tecnica a più livelli.

    Il formato TIFF: Tagged Image File Format, viene utilizzato nel campo della grafica cartacea. Un file memorizzato in questo formato, infatti, non risulta per nulla compresso e,le sue dimensioni vengono dunque sopportate con grande agio, dai soli grafici professionali, nel campo della stampa. JPEG, è il formato più famoso, per via della sua diffusione su Internet, a seconda del grado di compressione, possiamo avere una maggiore o minore perdita di informazioni circa l'immagine che vogliamo mostrare, tuttavia, le dimensioni che risultano sono davvero contenute. N.B. Per quanto riguarda l'uso di GIMP, consigliamo vivamente di salvare i vostri lavori innanzituttoin formato proprietario (l'XCF), per poi salvare una copia nel formato che preferite. Questo vi darà modo, di tornare successivamente sull'immagine e modificarla a vostro piacimento, senza alcuna perdita di informazioni.

    Grafica Vettoriale

    A differenza della grafica a pixel, la grafica vettoriale non si interessa dei punti dell'immagine, ma piuttosto, di come siano rappresentati i punti sullo schermo e come sono raggruppate le linee e le superfici che si trovano tra questi punti. Pensiamo ad una linea che attraversi un'area di 800 x 600 pixel, le uniche informazioni che occorreranno saranno legate al punto di partenza e di arrivo, eventualmente, il colore della linea, null'altro. È ovvio che informazioni di questo tipo non arriveranno mai ad occupare lo spazio di memoria occupato da altri formati composti di pixel. In tali formati, infatti, viene memorizzata la posizione ed il colore di ogni singolo punto.

    GIMP è incluso praticamente in ogni distribuzione Linux, tuttavia, qualora non lo abbiate scelto all'atto dell'installazione, potete tranquillamente inserirlo richiamando le classiche utility attraverso GNOME o KDE, come ad es. Kpakage, andando a cercare sul Vs. cd di installazione di Linux, avrete modo infatti di trovarlo, con il nome gimp, tra i pacchetti di grafica.
    Al primo avvio di GIMP, viene mostrata una schermata post installazione, la quale vi guiderà (dovete solo premere i pulsanti Installa e Avanti, non è difficile, ci riuscirebbe anche mia nonna…).
    Al suo avvio, GIMP (come tutti i fratellini) carica una marea di file, quindi non spaventatevi se vi parrà un po' lentuccio, è solo questione di qualche istante.
    Il consiglio del giorno, è una classica di alcune applicazioni Linux, se vi da fastidio, potete disabilitare la finestra, cliccando sul bottoncino apposito (io l'ho fatto immediatamente!).
    Prima di iniziare a rovinare i vostri lavori, vi ricordo che potete fare tutti gli errori che volete, in quanto, come per i programmi che girano sotto Windows, anche GIMP possiede la possibilità di annullare le azioni sbagliate (CTRL Z, ricordate??? È uguale!!), basta sempre evitare di salvare, almeno sino a quando non sarete del tutto convinti che avete fatto un buon lavoro.

    La finestra degli strumenti

    Come primo impatto, quanto ci appare, fa decisamente poca impressione… ci verrà mostrato un pannello (ricordate Photoshop?) con una serie di palette di strumenti. In realtà, ognuno di questi pulsanti nasconde una serie sconfinata di funzioni necessarie per una corretta elaborazione delle immagini.
    Utenti inesperti potrebbero restare impressionati e/o avere alcune difficoltà con quei pulsanti, dunque ne daremo una breve panoramica tra qualche rigo, al contrario, per utenti esperti, che hanno già usato strumenti come Macromedia Fireworks, ad esempio, le cose appariranno molto familiari.
    La barra dei menu di GIMP, viene divisa in 3 parti: i menu Datei, Xtns, Aiuto, seguono le icone degli strumenti, le icone per la scelta dei colori modelli e pennelli.

    La barra dei menu

    All'apertura di GIMP vi ritroverete con una barra sulla sinistra (non è detto ma di solito si trova li…), molto simile alla barra degli strumenti di Adobe Photoshop. A differenza di questo fratellino più famoso (non saprei proprio dire se migliore o no… lasciamo questi apprezzamenti agli esperti), questa barra nasconde molte funzionalità aggiuntive.
    È possibile, tramite la semplice pressione dei pulsanti posti al di sopra di questa barra:

    Creare un nuovo file

    Aprire un'immagine già creata, con il file manager di GIMP
    Creare screenshot (parti del vostro schermo che possono venire memorizzate, con altri programmi dovevate preventivamente caricare l'immagine in memoria, premendo il tasto STAMP, per poi incollarla in una nuova immagine).
    Impostare le opzioni di base
    Accedere rapidamente alle ai file elaborati di recente
    Per quanto riguarda il menu XTNS:
    Accesso ai moduli
    Accesso ai plugin (i plugin sono programmi molto piccoli, che aggiungono nuove funzionalità, sono presenti in tutti i programmi di un certo livello)
    Accesso a script
    Accesso alle pagine web di GIMP
    Per ultimo, il menu AIUTO vi consente di accedere rapidamente alle informazioni di assistenza.


    LE ICONE DEGLI ATTREZZI


    La finestra principale, (come in altri programmi per Windows) può essere dimensionata a vostro piacimento. Solitamente, viene scelta una dimensione di due colonne.
    In tutto esistono tre diversi campi di funzioni:
    Strumenti di scelta (in inglese: Selection Tools)
    Quando si vuole intervenire su un'immagine, per modificarla in toto o in parte, bisogna avvisare il programma dichiarando se la foto deve essere modificata del tutto o se solo parte di questa, deve subire una trasformazione.
    La regola appena elencata non è necessariamente valida, nel senso che l'immagine può essere modificata nella sola parte che necessita di variazione, senza essere presa in considerazione in toto.
    Quando si seleziona un'area dell'immagine, si può variare la dimensione della selezione, tenendo premuti lo shift, per ingrandirla o, il ctrl per rimpicciolirla.
    Parentesi per non stufarvi: sapete quella dell'appassionato di informatica che dice - oggi ho fatto l'amore con Control, domani proverò con CAPS LOOK -
    Ecco, detta questa boiata, andiamo avanti.
    Se provate ora, a cliccare con il mouse in una selezione, vedrete che si trasformerà in un + se premete Shift o in un - se il pulsante premuto è il CTRL.
    Strumenti di trasformazione (in inglese Trasform Tools)
    Le opzioni offerte in quest'area, sono di grande utilità per quanto riguarda le modifiche, infatti vengono fornite ad es. le funzioni per tagliare, uno specchio per riflettere l'immagine e, una funzione per la distorsione. Ovvio che quanto più vi diletterete ad utilizzare questo programma, (ma anche altri simili) avrete modo di imparare ad usarli al meglio e quindi di apprezzarli.

    Strumenti per pitturare (in inglese Paint Tools)

    Gli strumenti offerti in quest'area, sono: il pennello, la matita, il dito e lo spruzzatore. Questi strumenti, (non mi stancherò facilmente di dirlo) sono presenti in tantissimi altri programmi e, come ovvio, in tutti questi, cercano di imitare l'effetto del loro uso nella vita reale, all'interno dell'immagine che volete modificare sul vostro pc.
    Vi è ancora una funzione, non elencata per ovvi motivi, si riallaccia infatti all'uso dei precedenti strumenti e senza di loro non avrebbe senso. Tale funzione è quella del colore, cui è assegnata la proprietà di cambiare i colori delle linee, i riempimenti di un'area ecc...

    Gli strumenti di selezione

    Gli strumenti di selezione sono quelli che in realtà utilizzerete di più, quindi andiamo a vederli nel dettaglio:
    il quadrato, è la forma di selezione più semplice, selezionando questa funzione, è possibile selezionare un'area più o meno grande e, con i tasti shift e ctrl, come abbiamo visto poc'anzi, possiamo successivamente modificarne l'ampiezza.
    Con la pressione del tasto shift possono essere anche aggiunte nuove aree selezionate, mentre con il ctrl possono essere eliminate.
    Ricordate sempre che gli strumenti di pittura, esigono almeno la selezione di un'area.
    Il cerchio ha le stesse proprietà del rettangolo, viene usato nello stesso modo, varia soltanto la sua forma, che può essere anche ellittica.
    Il cappio è il primo strumento "serio" che potrete utilizzare per modificare le vostre immagini. Il cappio (o lazo, che dir si voglia) vi consente infatti di selezionare un'area irregolare, per consentirvi successivamente di compiere azioni quali taglio della figura selezionata (sono solo esempi, badate bene) o del bordo dell'immagine stessa.
    Il contorno dell'immagine viene compiuto a piccoli passi, nel senso che: per selezionare la foto di un cane in corsa (che fantasia……. ) vi converrà ricorrere al cappio, cliccando pian piano sui bordi dell'immagine del cane, che non sarà certo di forma quadrata o ovale.
    Il cappio dunque, fa seguire al clic del mouse, una serie di linee rette, che devono ricongiungersi nel punto di partenza.
    All'inizio è difficile, dunque vi converrà ingrandire quanto potete l'immagine e, fare qualche tentativo.
    La bacchetta magica, è un altro strumento degno di nota. L'uso della bacchetta magica, consente infatti di selezionare più pixel di colore similare, di una qualunque immagine (stiamo parlando di pixel ragazzi, non di grafica vettoriale!).
    Prendiamo ad es. un lago, in una foto con una montagna, volete cancellare il lago? Niente di più semplice. Basta selezionare la bacchetta magica, calibrare il grado di sensibilità (l'acqua non avrà mica lo stesso identico colore dappertutto no? In alcuni punti sarà leggermente più chiara o più scura…!) con la pressione del tasto Shift o modificando tale percentuale nelle opzioni; una percentuale accettabile può essere considerata nell'ordine del 40-50 %, almeno per i primi esperimenti, con l'esperienza imparerete a calibrare bene queste impostazioni.
    La forbice intelligente, la riconoscerete per la semplice differenza con l'icona, che nei tanti programmi (spesso di testo) utilizzate per la funzione di taglio.
    Questo strumento vi consente di tagliare i bordi di un'immagine, distinguendo la variazione di colore. Non è sempre precisissima, ma, come per la bacchetta magica, vi consentirà di variare le sue opzioni per il riconoscimento del bordo.
    Un ultimo strumento in questa sezione, è quello che riporta una sorta di penna stilografica, che traccia una linea con un punto. Bene se non avete capito di quale si tratta, non avete chance siete alla frutta….
    Questo strumento, che mi auguro abbiate individuato, vi consente di disegnare linee curve. Il bello di questo strumento è, che lasciando dei segni puntati dietro di se, vi da la possibilità di variare sempre la vostra scelta.

    Strumenti di trasformazione

    Il primo strumento che avrete modo di vedere, contenente quattro frecce, consente di spostare una immagine dove volete, all'interno della sua area. Lo so che questo concetto è complicatuccio da esprimere, ma vedrete, con l'esperienza, imparerete anche voi a non capire come esprimervi! In compenso capirete come usare lo strumento di cui abbiamo appena accennato la funzione.

    La lente di ingrandimento non è un vero e proprio strumento di trasformazione, esso infatti non ingrandisce l'immagine ma solo la sua visualizzazione. Come dire che se vi avvicinate al volto una foto, la vedrete grande come un poster, ma non lo sarà mai (chiunque creda possibile il contrario, è pregato di iscriversi al Guinness dei PRIMATI, dove PRIMATI indica: non record, ma uomini primitivi!!!)
    Per ingrandire una foto, potete fare clic con il pulsante destro e scegliere l'opzione: Immagine -> Dimensione.
    In questo modo, cambierete le dimensioni e non la visualizzazione, cambiando di conseguenza, anche il numero di pixel che la compongono.
    Con il coltello, potete ritagliare parte della vostra immagine come meglio credete, ad es. a forma di poligono, cliccando nel mezzo della selezione, potrete vedere l'immagine ritagliata (se doveste aver sbagliato, annullate senza paura).
    Il pulsante con le due frecce (<-> per intenderci), consente di riflettere l'immagine, da destra a sinistra e viceversa.
    L'ultimo pulsante di questa schiera, nasconde al suo interno, quattro funzioni. Può, infatti, ruotare un'immagine, scalarla, trasformarla, deformarla, in modo da mostrarla in prospettiva.
    Ai principianti sembrerà una cosa impossibile, ma datosi il fatto che: tutto quello che stiamo dicendo a proposito di GIMP, vale anche per i fratellini che girano su Windows, farete meglio ad imparare qualcosa, se volete utilizzare l'uno o gli altri.

    Strumenti di pittura

    Tutti gli strumenti di seguito elencati, imitano quelli normalmente usati nella realtà. Per ogni diverso strumento troverete determinate opzioni, che lo riguardano, come l'opacità, il colore, la grandezza del carattere ecc…

    In GIMP sono importantissimi (ma anche in altri programmi di grafica) i livelli. In particolar modo, avrete modo di apprezzarne alcune utilità, sfruttandoli per l'elaborazione del testo.
    Qualora infatti doveste inserire in una foto, una serie di parole o di semplici lettere, avrete modo di scoprire la grande facilità di utilizzo di GIMP e tutte le sue caratteristiche, tenendo premuto il pulsante raffigurante la famosa T, ma, al tempo stesso, avrete modo di constatare, che, utilizzando un unico livello, il testo sarà trasformato in pixel ed incorporato all'interno dell'immagine.
    Qualora decideste di utilizzare più livelli, scoprireste la possibilità di sfruttare tutte le caratteristiche di GIMP, liberamente, operando soltanto sulla parte di immagine che vi interessa.
    GIMP offre una serie di strumenti (piuttosto rari, se non cercate in programmi di una certa fascia….) utili non solo per l'elaborazione di testi, questi sono i filtri o gli strumenti Script-Fu.
    Non abbiate paura dunque a tentare qualche esperimento con questi strumenti, in parte realizzati esclusivamente per la modifica del testo.

    Vediamo a questo punto, come anche altri strumenti, di cui parleremo sotto forma di pulsanti, collimano con programmi come Photoshop.

    La famosa PIPPETTA, come in Photoshop o CorelDraw, ha la funzione di attivare un determinato colore.
    Spieghiamo meglio a beneficio di chiunque non abbia mai provato ad utilizzare strumenti di fotoritocco.
    Poniamo il caso che abbiate bisogno di dipingere una parte di una vostra foto, con un colore, già usato in un'altra parte.

    A questo punto avete due possibilità:
    1. ricercare manualmente il colore, sperando di azzeccare presto la giusta combinazione;
    2. utilizzare lo strumento pippetta, per copiare negli appunti il colore che volete, rendendo attiva sin da subito quella combinazione.

    Con lo strumento SECCHIELLO potete riempire di colore una determinata superficie. Si possono usare non solo i colori, ma anche i motivi, scegliendone uno tra quelli disponibili. Per utilizzare i motivi, prima di riempire la superficie, si deve andare sulla finestra delle opzioni, attivando il bottone "Riempire il motivo". Tutto ciò che è selezionato, verrà colorato con il motivo prescelto.
    Qualora si voglia lavorare con colori trasparenti, si dovrà lavorare con diverse superfici trasparenti, disposte una sull'altra.

    Una discreta esperienza sarà necessaria, per poter usare bene le sfumature di grigio, in particolar modo, per poter sfruttare questa funzione sovrapponendo più superfici trasparenti.

    La MATITA, vi servirà per poter disegnare a mano libera su una qualunque immagine. Utilizzando questo strumento, avrete modo di modificare sia lo spessore della linea, sia la forma della punta della matita stessa. (icona in basso a destra - Scelta del pennello).

    Il PENNELLO, ha un effetto molto più "morbido" rispetto alla matita e vi da la possibilità di sbiadire le linee tracciate o l'andamento del colore. Se l'opzione "Sbiadire" è attivata, non dovete far altro che ridipingere le zone su cui siete passati.

    La GOMMA, ha la possibilità di cancellare o de-cancellare, inoltre vi da la possibilità di cambiare forma e dimensioni, proprio come il pennello.

    Lo STAMPO, ha la funzione di copiare (viene infatti detto Strumento Clone) ed assume una grande importanza per la manipolazione delle foto.
    L'area da copiare sarà evidenziata da un mirino e, la sua posizione potrà essere variata, tenendo premuto il tasto SHIFT, in modo da poter spostare il mouse in un'area in cui potrete avere la perfetta copia di ciò che desiderate.

    La GOCCIA D'ACQUA, è uno strumento che vi consentirà di disegnare in diffusione o di acuire alcuni particolari delle vostre immagini.


    PARTICOLARITA' E SUGGERIMENTI


    GIMP, a differenza di molti altri strumenti di grafica, si presenta in diverse finestre separate e, per gli utenti Windows, avrà una lieve somiglianza con programmi offerti dalla Macromedia. La struttura del programma, noteranno subito gli utenti Windows, manca, di primo acchito, di un menu, cui tutti sono ormai abituati (File, Modifica ecc…), in realtà, questo viene richiamato con la pressione del tasto destro del mouse ed essendo GIMP uno strumento molto versatile e del tutto configurabile, può essere anche "fissato" in modo da apparire in una finestra, separata anch'essa da tutto il resto.
    La grande versatilità di GIMP tuttavia, risulta estremamente utile per utenti MAC, infatti, offre la possibilità di assegnare una serie "sconfinata" di azioni, direttamente alla tastiera. Anche se questa possibilità risulterà forse scomoda, per chi ha sempre sfruttato soltanto il mouse, risulta molto più pratica e veloce, dopo qualche tempo.

    All'interno del menu File -> Impostazioni -> Ambiente, avrete modo di configurare il numero desiderato di UNDO, ovvero: quante operazioni volete poter annullare.
    Quando andrete a modificare il parametro relativo agli UNDO, ricordate di non esagerare, infatti, ogni programma, che offra la possibilità di annullare le operazioni da voi eseguite, deve comunque tenere traccia di tutto quello che fate, caricando "una marea" di informazioni in memoria e facendo dunque calare le prestazioni del computer, nel caso in cui si esageri. Qualcuno di voi dirà a questo punto che Linux non è Windows e, che non soffre di limitazioni rigide a proposito della memoria, tuttavia, vi consiglio di non eccedere.

    Ricordate sempre che GIMP offre la grande libertà di utilizzare i livelli, attraverso questi sarete liberi di apportare tutte le variazioni alla sola parte della vostra immagine che vi interessa, senza rovinare il resto. Per meglio intendere il concetto di livello, si potrebbe pensare ad un disegno composto di più parti, di cui ognuna occupa un lucido, sovrapponendo i lucidi si potrebbe avere l'immagine completa, ma soprattutto, si potrebbe eliminare un lucido, senza intaccare in toto l'immagine composta. I livelli si comportano esattamente in questo modo, quindi, l'uso dei livelli, appena avrete acquisito un minimo di dimestichezza, vi risulterà assolutamente indispensabile.

    Per tutto quello che non troverà risposta ai vostri interrogativi, ricordate sempre di avere innanzitutto una guida a portata di mouse, inoltre, se volete attingere ad una documentazione più vasta, potete consultare sempre la home page del sito di GIMP - www.gimp.org - da questo sito potrete accedere alle guide e, scaricare direttamente plugin e molto altro, non dimenticando di dare sempre uno sguardo alla raccolta di link presenti sul sito (Important Links).

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