-
..
-
.
continuate ad insistere con la presunta "inutilità" del ponte...
quando invece è chiaro che questo tipo di opere sono attrattive poi di investimenti e miglioramenti
si diceva che era inutile e dannosa anche la famosa "variante di valico", che , di fatto, ha semplificato di molto il percorso stradale fra bologna e firenze (che è pieno di curve, salite, discese ecc. nel tratto tradizionale di autostrada)
idem il porto di Gioia Tauro era stato descritto come inutile, inquinante, dannoso ecc. eppure moltissime merci ora arrivano li e le pagate poco nei supermercati anche per quel motivo, che arrivano li e non in grecia...
pure l'aeroporto di Malpensa si diceva che era inutile, invece è un nodo centrale ed essenziale del traffico aereo in Italia adesso...
idem si diceva che la TAP, in Puglia, era inutile e dannosa, purtroppo per i detrattori la TAP è stata invece fondamentale per l'approviggionamento energetico del paese quando da nord non è più arrivato il gas russo... e l'Italia sarebbe rimasta al freddo ed al buio
dovete rassegnarvi: non sono opere inutili, le si dipinge come tali perché ci sono interessi opposti, ambientalisti ed ecofascisti, in primo luogo, del vietare tutto, anche appunto un ponte o una ferrovia, che, in se, hanno sempre portato più libertà e vantaggi rispetto agli svantaggi del costruirle
se oggi potete viaggiare, comunicare ecc. è dovuto alle grandi opere, se no stavamo ancora con muli e carretti
il ponte è la stessa cosa, un'opera di quel tipo apre la via ad altri business ed infrastrutture per modernizzare il paese a sud, è un bene per tutti alla fine:
non è possibile che per i soliti ecofascisti e per 450 tizi che gli espropriano la casa/terreno (pagandolo 3 volte il prezzo di mercato...) si fermi l'Italia, queste logiche sono da "decrescita felice", cioè una cosa che NON ESISTE, la decrescita non è mai felice, perché ci si impoverisce e si vive peggio poi.... -
.
Il ponte potrebbe avere una grande utilità se fosse realizzato in tempi ragionevoli e con tutti i crismi.
Ma sappiamo che ció non avverrà.
Il tutto si concluderà in un altro spreco di denaro pubblico per l'ennesimo rimando/sospensione e quindi un altro buco nell'acqua.
O in qualcosa di poco affidabile che durerà poco, soprattutto in relazione alle ingenti risorse che richiederà (e che andranno crescendo via via nel corso dell'opera).
Edited by Stewie © - 22/4/2024, 16:41. -
.
La tabella piena di cifre mancanti nella relazione allegata alla Via redatta dal ministero dell’Ambiente
«Molte tabelle dell'elaborato [...] relativo all'aggiornamento dello studio del traffico, risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri. Si chiede di produrre un documento revisionato». L’ennesima polemica sul Ponte sullo Stretto si colora di un altro tema. Quello della scarsa trasparenza dettata da un documento a tratti illeggibile, con stime di traffico ancora non contemplate con chiarezza, con una serie di omissis e di cifre incompiute. Lo si legge nella relazione firmata dalla coordinatrice della sottocommissione per la Valutazione di impatto ambientale, Paola Brambilla, composta da 40 pagine
Una delle segnalazioni
È una delle segnalazioni che ha fatto recapitare direttamente il ministero dell'Ambiente, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, propedeutica all'autorizzazione decisiva per la realizzazione dell'opera a cui si arriva dopo l'analisi degli altri allegati progettuali. Questi errori sono contenuti nello «studio di traffico: una parte rilevante del progetto e che ha un peso specifico ineludibile nell'analisi costi-benefici dell'opera. D’altronde i flussi di traffico stimati (o reali) sono un indicatore rilevante per tutte le infrastrutture stradali: si tratta di numerini che registrano una variabilizzazione dei corrispettivi dovuti allo Stato, parliamo ad esempio dei canoni di concessione che hanno tutti i gestori autostradali, che sono appunto in funzione dell’effettivo andamento del traffico. Ricorderete in pieno lockdown quando i transiti sulle strade a pedaggio crollarono e portarono tutti i gestori a chiedere l’azzeramento delle commissioni per «preservare l’equilibrio economico-finanziario» messo a dura prova.
L’osservazione numero 15
In questo caso si tratta dell’osservazione numero 15 delle 239 messe in fila dal ministero dell’Ambiente (Mase) in quelle quarantadue pagine di relazione che hanno irritato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che si è intestato da principio la battaglia per realizzare il Ponte. «Molte tabelle dell’elaborato GER0330 relativo all’aggiornamento dello studio del traffico risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri», si legge nel documento. Dunque è impossibile calcolare quanti veicoli passeranno sulla maxi-opera. Certo conteranno molto anche le stime sul traffico ferroviario.. -
.
La tabella piena di cifre mancanti nella relazione allegata alla Via redatta dal ministero dell’Ambiente
«Molte tabelle dell'elaborato [...] relativo all'aggiornamento dello studio del traffico, risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri. Si chiede di produrre un documento revisionato». L’ennesima polemica sul Ponte sullo Stretto si colora di un altro tema. Quello della scarsa trasparenza dettata da un documento a tratti illeggibile, con stime di traffico ancora non contemplate con chiarezza, con una serie di omissis e di cifre incompiute. Lo si legge nella relazione firmata dalla coordinatrice della sottocommissione per la Valutazione di impatto ambientale, Paola Brambilla, composta da 40 pagine
Una delle segnalazioni
È una delle segnalazioni che ha fatto recapitare direttamente il ministero dell'Ambiente, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, propedeutica all'autorizzazione decisiva per la realizzazione dell'opera a cui si arriva dopo l'analisi degli altri allegati progettuali. Questi errori sono contenuti nello «studio di traffico: una parte rilevante del progetto e che ha un peso specifico ineludibile nell'analisi costi-benefici dell'opera. D’altronde i flussi di traffico stimati (o reali) sono un indicatore rilevante per tutte le infrastrutture stradali: si tratta di numerini che registrano una variabilizzazione dei corrispettivi dovuti allo Stato, parliamo ad esempio dei canoni di concessione che hanno tutti i gestori autostradali, che sono appunto in funzione dell’effettivo andamento del traffico. Ricorderete in pieno lockdown quando i transiti sulle strade a pedaggio crollarono e portarono tutti i gestori a chiedere l’azzeramento delle commissioni per «preservare l’equilibrio economico-finanziario» messo a dura prova.
L’osservazione numero 15
In questo caso si tratta dell’osservazione numero 15 delle 239 messe in fila dal ministero dell’Ambiente (Mase) in quelle quarantadue pagine di relazione che hanno irritato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che si è intestato da principio la battaglia per realizzare il Ponte. «Molte tabelle dell’elaborato GER0330 relativo all’aggiornamento dello studio del traffico risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri», si legge nel documento. Dunque è impossibile calcolare quanti veicoli passeranno sulla maxi-opera. Certo conteranno molto anche le stime sul traffico ferroviario.
cazzate
smettete di dare retta agli ecofascisti
il paese ha bisogno di grandi opere, siamo già indietro rispetto al resto d'europa, è tempo di recuperare. -
.
La tabella piena di cifre mancanti nella relazione allegata alla Via redatta dal ministero dell’Ambiente
«Molte tabelle dell'elaborato [...] relativo all'aggiornamento dello studio del traffico, risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri. Si chiede di produrre un documento revisionato». L’ennesima polemica sul Ponte sullo Stretto si colora di un altro tema. Quello della scarsa trasparenza dettata da un documento a tratti illeggibile, con stime di traffico ancora non contemplate con chiarezza, con una serie di omissis e di cifre incompiute. Lo si legge nella relazione firmata dalla coordinatrice della sottocommissione per la Valutazione di impatto ambientale, Paola Brambilla, composta da 40 pagine
Una delle segnalazioni
È una delle segnalazioni che ha fatto recapitare direttamente il ministero dell'Ambiente, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, propedeutica all'autorizzazione decisiva per la realizzazione dell'opera a cui si arriva dopo l'analisi degli altri allegati progettuali. Questi errori sono contenuti nello «studio di traffico: una parte rilevante del progetto e che ha un peso specifico ineludibile nell'analisi costi-benefici dell'opera. D’altronde i flussi di traffico stimati (o reali) sono un indicatore rilevante per tutte le infrastrutture stradali: si tratta di numerini che registrano una variabilizzazione dei corrispettivi dovuti allo Stato, parliamo ad esempio dei canoni di concessione che hanno tutti i gestori autostradali, che sono appunto in funzione dell’effettivo andamento del traffico. Ricorderete in pieno lockdown quando i transiti sulle strade a pedaggio crollarono e portarono tutti i gestori a chiedere l’azzeramento delle commissioni per «preservare l’equilibrio economico-finanziario» messo a dura prova.
L’osservazione numero 15
In questo caso si tratta dell’osservazione numero 15 delle 239 messe in fila dal ministero dell’Ambiente (Mase) in quelle quarantadue pagine di relazione che hanno irritato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che si è intestato da principio la battaglia per realizzare il Ponte. «Molte tabelle dell’elaborato GER0330 relativo all’aggiornamento dello studio del traffico risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri», si legge nel documento. Dunque è impossibile calcolare quanti veicoli passeranno sulla maxi-opera. Certo conteranno molto anche le stime sul traffico ferroviario.
cazzate
smettete di dare retta agli ecofascisti
il paese ha bisogno di grandi opere, siamo già indietro rispetto al resto d'europa, è tempo di recuperare
Ti appoggio in toto
Non è fermando le infrastrutture che si difende l'ambiente. -
.
Non certo con un governo che favorisce evasione, bustarelle e abusivismi vari. . -
.
Allora non facciamolo solo per non sostenete il governo . -
.
La tabella piena di cifre mancanti nella relazione allegata alla Via redatta dal ministero dell’Ambiente
«Molte tabelle dell'elaborato [...] relativo all'aggiornamento dello studio del traffico, risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri. Si chiede di produrre un documento revisionato». L’ennesima polemica sul Ponte sullo Stretto si colora di un altro tema. Quello della scarsa trasparenza dettata da un documento a tratti illeggibile, con stime di traffico ancora non contemplate con chiarezza, con una serie di omissis e di cifre incompiute. Lo si legge nella relazione firmata dalla coordinatrice della sottocommissione per la Valutazione di impatto ambientale, Paola Brambilla, composta da 40 pagine
Una delle segnalazioni
È una delle segnalazioni che ha fatto recapitare direttamente il ministero dell'Ambiente, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, propedeutica all'autorizzazione decisiva per la realizzazione dell'opera a cui si arriva dopo l'analisi degli altri allegati progettuali. Questi errori sono contenuti nello «studio di traffico: una parte rilevante del progetto e che ha un peso specifico ineludibile nell'analisi costi-benefici dell'opera. D’altronde i flussi di traffico stimati (o reali) sono un indicatore rilevante per tutte le infrastrutture stradali: si tratta di numerini che registrano una variabilizzazione dei corrispettivi dovuti allo Stato, parliamo ad esempio dei canoni di concessione che hanno tutti i gestori autostradali, che sono appunto in funzione dell’effettivo andamento del traffico. Ricorderete in pieno lockdown quando i transiti sulle strade a pedaggio crollarono e portarono tutti i gestori a chiedere l’azzeramento delle commissioni per «preservare l’equilibrio economico-finanziario» messo a dura prova.
L’osservazione numero 15
In questo caso si tratta dell’osservazione numero 15 delle 239 messe in fila dal ministero dell’Ambiente (Mase) in quelle quarantadue pagine di relazione che hanno irritato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che si è intestato da principio la battaglia per realizzare il Ponte. «Molte tabelle dell’elaborato GER0330 relativo all’aggiornamento dello studio del traffico risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri», si legge nel documento. Dunque è impossibile calcolare quanti veicoli passeranno sulla maxi-opera. Certo conteranno molto anche le stime sul traffico ferroviario.
cazzate
smettete di dare retta agli ecofascisti
il paese ha bisogno di grandi opere, siamo già indietro rispetto al resto d'europa, è tempo di recuperare
veramente è il ministro dell'ambiente di questo governo, e non mi sembra un governo di ambientalisti fanatici
e comunque, le grandi opere serviranno pure, ma fatte che stanno in piedi e che servono, spendere 20 miliardi per unire il nulla al nulla, non mi sembra una grande idea, anche se, tanto non si farà, non per gli ecologisti fanatici, ma per incapacità del governo
poi ovvio che daranno la colpa ai Verdi, agli ecoterroristi ecc ecc si sa, la colpa è sempre d degli altri, ormai è un classico. -
.
nulla a nulla? . -
.
Comunque a me sembra la tabella dei nomi e delle caratteristiche di Dio in scritta ebraica . -
.
a parte per il turismo, che ci va a fare la gente in Sicilia?
13 miliardi, che poi diventeranno almeno 20, per non prendere il traghetto una volta all'anno per andare in vacanza?
sempre che non resti l'ennesima opera incompiuta, ne abbiamo già abbastanza di opere iniziate e mai finite, tutte iniziate perchè indispensabili
Opere incompiute: sono 372 in tutta Italia, cinque in meno rispetto all'anno precedente
Aggiornato al 2022 l'elenco delle opere incompiute di interesse nazionale. Cala leggermente il numero, che passa da 377 a 372, ma aumenta l'importo complessivo degli interventi
La Sicilia ha 138 opere incompiute, nessuna invece in Valle d'Aosta e nelle Province Autonome di Trento e Bolzano
È stato pubblicato sulla piattaforma Servizio Contratti Pubblici (SCP) del Ministero, l’aggiornamento 2022 degli elenchi anagrafe delle opere pubbliche incompiute di interesse nazionale facenti capo, rispettivamente, alle amministrazioni di ambito centrale e alle amministrazioni di ambito regionale.
La pubblicazione è realizzata - in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 5, comma 1, lett. b) del D.M. 13 marzo 2013, n. 42 - grazie alla collaborazione tra il Mit, le Regioni e le Province autonome, ed ITACA organo tecnico della Conferenza delle Regioni.
Rispetto al 2021 si rileva una seppur lieve diminuzione del numero complessivo delle opere incompiute, ridotte di cinque unità rispetto alla precedente annualità (da 377 a 372).
L’importo complessivo degli interventi aggiornato all’ultimo quadro economico delle opere censite nel 2022, il cui valore attuale risulta di circa 2,5 miliardi di euro, subisce un deciso incremento rispetto al 2021 (+38%); stabile invece l’importo complessivo degli oneri per l’ultimazione dei lavori, che ha avuto poca differenza (+5,2%), passando da 1,2 miliardi di euro del 2021 agli attuali 1,3 miliardi di euro.
Fra le regioni spiccano la Sicilia con 138 opere nel 2022, mentre la Regione Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano risultano le più virtuose senza alcuna opera incompiuta.
Gli elenchi possono essere consultati visitando la pagina dedicata. https://www.serviziocontrattipubblici.it/S...unfinished.page. -
.
Magari è un motivo per cambiare le cose.
Vogliamo continuare a lasciarla divisa questa Italia? Con buona pace per Garibaldi. -
.Magari è un motivo per cambiare le cose.
Vogliamo continuare a lasciarla divisa questa Italia? Con buona pace per Garibaldi
vabbè, non è un ponte che unisce l'Italia, dato che il nord e il sud sembrano due nazioni diverse pur non essedo separata da mari e oceani. -
.
No dai non dirmi che tu sei una di quelli che sono convinti che l'Italia finisca al Po .