La Caffarel deve tornare italiana

La Lindt svizzera l"ha acquisita anni fa, italiani davvero stupidi

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    Mi pare inutile lamentarsi quando si sono fatti scappare i buoi.

    E poi parliamoci chiaro italiano non è almeno non sempre sinonimo di qualità ed eccellenza.

    Ti lamenti dell’olio di palma . Vogliamo parlare della Nutella?
     
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    CITAZIONE (*Enrico* @ 6/3/2024, 14:51) 
    Mi pare inutile lamentarsi quando si sono fatti scappare i buoi.

    E poi parliamoci chiaro italiano non è almeno non sempre sinonimo di qualità ed eccellenza.

    Ti lamenti dell’olio di palma . Vogliamo parlare della Nutella?

    La Nutella. Appunto. ~é prodotta da una multinazionale italiana. La Ferrero. Va bene. ~é quel prodotto li. Non molto salutare ma pazienza. Azienza da sostenere comunque, ovvero la si lascia fare il suo lavoro come sa fare. Alba e comuni limitrofi crollerebbero se la Ferrero fosse in difficolta. La Nutella é un marchio registrato ovvero un brevetto della Ferrero. Viene prodotta anche in Italia. In Italia si commercializza la nostra. In Brasile penso sia difficile trovare quella prodotta in Italia. Come la carne usata dai cibo veloce duecolline, in Italia usano carne proveniente da allevamenti italiani. Ovvio che si. La loro carne sarebbe inadeguata , estrogenata trattata come é.
     
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    Se è un marchio registrato è prodotto dappertutto allo stesso modo o almeno dovrebbe, così come il gianduiotto Caffarel.

    Non molto salutare ma pazienza? Zucchero, olio di palma, nocciole (13%), latte scremato in polvere (8,7%), cacao magro (7,4%), emulsionanti: lecitine (soia), vanillina. Io direi dannoso per la salute.

    Comunque io assumo solo cioccolato fondente al 100% e non credo ci sia grossa differenza fra l'italiano e lo svizzero, si una differenza c'è: l'italiano costa di meno.
     
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    CITAZIONE (Danilo Raineri @ 6/3/2024, 15:13) 
    CITAZIONE (*Enrico* @ 6/3/2024, 14:51) 
    Mi pare inutile lamentarsi quando si sono fatti scappare i buoi.

    E poi parliamoci chiaro italiano non è almeno non sempre sinonimo di qualità ed eccellenza.

    Ti lamenti dell’olio di palma . Vogliamo parlare della Nutella?

    La Nutella. Appunto. ~é prodotta da una multinazionale italiana. La Ferrero. Va bene. ~é quel prodotto li. Non molto salutare ma pazienza. Azienza da sostenere comunque, ovvero la si lascia fare il suo lavoro come sa fare. Alba e comuni limitrofi crollerebbero se la Ferrero fosse in difficolta. La Nutella é un marchio registrato ovvero un brevetto della Ferrero. Viene prodotta anche in Italia. In Italia si commercializza la nostra. In Brasile penso sia difficile trovare quella prodotta in Italia. Come la carne usata dai cibo veloce duecolline, in Italia usano carne proveniente da allevamenti italiani. Ovvio che si. La loro carne sarebbe inadeguata , estrogenata trattata come é.

    non sempre, esempio la tipica bresaola della Valtellina è carne del sud america

    Bresaola della Valtellina IGP: prodotto made in Italy, ma la carne arriva dal Brasile

    Bresaola della Valtellina IGP? È fatta in gran parte con carne congelata di zebù, un bovino con la gobba che viene allevato in Sudamerica (Brasile, nello specifico), ma che è originario dell’Asia e dell’Africa (in India lo zebù è considerato una mucca sacra). In Brasile gli zebù furono importati nel primo XX secolo e incrociati con una razza bovina francese, la Charolaise. Il salume derivato da questo bovino si spaccia come tipico della Valtellina. Una truffa alimentare? In realtà no, affatto. Lo consente il disciplinare di produzione, ma il consumatore medio non lo sa, nonostante secondo il Consorzio di Tutela, attivo dal 1998, il gradimento degli italiani nei confronti della bresaola sia cresciuto del 39% rispetto a 15 anni fa.

    Non è una truffa, ma un pò ingannevole lo è…
    L’articolo 2 del disciplinare di produzione IGP specifica che la bresaola valtellinese debba essere solamente «elaborata» nella tradizionale zona di produzione che comprende l’intero territorio della provincia di Sondrio. E all’articolo 3 si prescrive che debba essere ricavata da cosce di bovino tra i 18 mesi e i 4 anni. Insomma, per produrre Bresaola della Valtellina Igp, fatta e stagionata all’italiana e in Italia, si può utilizzare — appunto — qualunque tipo di bovino, anche quello che di italiano non ha nulla.

    Tutta colpa, anzi merito, del bos taurus indicus, comunemente detto zebù. Incrociando la vacca comune con questo bovino dotato di gobba e grande giogaia, gli allevatori brasiliani ottennero un animale con la carne dura come la suola delle scarpe. “Ma è carne magra e va benissimo per le nostre bresaole”, dice Emilio Rigamonti, presidente del consorzio che tutela appunto la bresaola della Valtellina.

    Paradossalmente, la carne magra degli zebù allevati spesso al pascolo brado, rischia di essere ben più sana di quella bovina italiana da allevamento industriale e intensivo, che si produce con animali sempre chiusi in stalla dalla nascita fino alla morte e che sviluppano molto più grasso nelle carni, hanno residui di antibiotici, pesticidi dei mangimi ecc.
    Qualche consumatore sarà sorpreso. Forse pensava, magari guardando la pubblicità in tv, che la carne da stagionare fosse gentilmente offerta dalle vacche e dai manzi delle montagne bergamasche. “Sono ormai decenni – dice l’uomo del consorzio – che acquistiamo carne brasiliana e il motivo è semplice: solo quella va bene per il nostro prodotto. Quella italiana ed europea sono troppo grasse. E poi bisogna ricordare che lo zebù è un bovino come gli altri. Ha solo quel nome strano, che richiama Belzebù… “.

    Niente di strano quindi, a sentire chi fa profitto con questo salume e gestisce il Consorzio di Tutela della breasola IGP, però a noi consumatori dà comunque fastidio che il Ministero delle Politiche Agricole permetta la denominazione di un prodotto come IGP (Indicazione Geografica Protetta) della Valtellina. La gente si aspetta di mangiare un prodotto fatto con carne italiana allevata in Valtellina!

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    Perché il prodotto è "prodotto" in Valtellina la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata;...la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata
    Non si parla di origine dell'animale
     
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    L'animale non è Cisalpino.
    Potrebbe essere un celtico brasileiro ma non cisalpino! :D
     
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    CITAZIONE (lumevo @ 6/3/2024, 16:25) 
    L'animale non è Cisalpino.
    Potrebbe essere un celtico brasileiro ma non cisalpino! :D

    non si parla di animale ma di almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area
     
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    CITAZIONE (*Enrico* @ 6/3/2024, 16:23) 
    Perché il prodotto è "prodotto" in Valtellina la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata;...la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata
    Non si parla di origine dell'animale

    lo so, ma quanti consumatori di bresaola sanno che stanno mangiando carne brasiliana?
    credo che il 99% pensa di mangiare carne italiana
    poi è tutto legale, ma è tanto per dire quante panzane ci raccontano sui prodotti italiani
     
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    Ho visto, non ricordo quando, un sevizio sulla produzione della bresaola e non nascondevano le varie provenienze della carne. Di quello che pensa l’italiano senza informarsi é un problema di chi pensa così.

    Ripeto con sempre maggiore convinzione: italiano non sempre è sinonimo di qualità.
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 6/3/2024, 16:52) 
    CITAZIONE (*Enrico* @ 6/3/2024, 16:23) 
    Perché il prodotto è "prodotto" in Valtellina la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata;...la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata
    Non si parla di origine dell'animale

    lo so, ma quanti consumatori di bresaola sanno che stanno mangiando carne brasiliana?
    credo che il 99% pensa di mangiare carne italiana
    poi è tutto legale, ma è tanto per dire quante panzane ci raccontano sui prodotti italiani

    Infatti, io l’ho saputo per caso, lo scorso anno.
    Sono inorridito.
     
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    CITAZIONE (lumevo @ 6/3/2024, 18:10) 
    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 6/3/2024, 16:52) 
    lo so, ma quanti consumatori di bresaola sanno che stanno mangiando carne brasiliana?
    credo che il 99% pensa di mangiare carne italiana
    poi è tutto legale, ma è tanto per dire quante panzane ci raccontano sui prodotti italiani

    Infatti, io l’ho saputo per caso, lo scorso anno.
    Sono inorridito.

    Di cosa?
     
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    Della bresaola.
     
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    CITAZIONE (lumevo @ 6/3/2024, 21:05) 
    Della bresaola.

    Perché?
     
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    CITAZIONE (*Enrico* @ 6/3/2024, 21:09) 
    CITAZIONE (lumevo @ 6/3/2024, 21:05) 
    Della bresaola.

    Perché?

    Chi fu?
     
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    CITAZIONE (*Enrico* @ 6/3/2024, 17:32) 
    Ho visto, non ricordo quando, un sevizio sulla produzione della bresaola e non nascondevano le varie provenienze della carne. Di quello che pensa l’italiano senza informarsi é un problema di chi pensa così.

    Ripeto con sempre maggiore convinzione: italiano non sempre è sinonimo di qualità.

    ho capito, ma non è che uno per mangiare un salume deve fare ricerche su internet o avere la fortuna di beccare un programma che ne parla, leggi sulla confezione "prodotto della tradizione italiana" e chi puo' immaginare che dentro c'è carne del sud america?

    bresaola-punta-danca-negroni-etichetta

    si ha la sensazione, o la certezza, che preferiscono non farlo sapere troppo :mava:
     
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