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CITAZIONE (renatoponzzo @ 13/11/2023, 19:02) all'eurospin vendono gianduiotti,non certo IGP, con latte Invece sono IGP Cioccolatini gianduiotti "Nocciola Piemonte IGP"
150g AMO ESSERE ECCELLENTE
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Guerra del cioccolato, scatta la «tregua» tra Svizzera e Piemonte. Lindt riconosce l’Igp al gianduiotto di Torino
L’azienda svizzera, proprietaria di Caffarel e del marchio «L’autentico gianduiotto di Torino», ha deciso di non opporsi al riconoscimento di denominazione protetta chiesto dagli artigiani piemontesi ma continuerà a produrre il suo cioccolatino senza aderire al disciplinare
Il gianduiotto di Torino diventerà un marchio d’origine protetta Igp, in Italia e nel resto d’Europa. Dopo un lungo inverno di schermaglie legali tra Svizzera e Piemonte, la multinazionale Lindt, proprietaria di Caffarel di Luserna San Giovanni, ha deposto lascia di guerra. E non si opporrà più alla richiesta di 40 cioccolatieri piemontesi, tra cui big come Domori e Ferrero, che vogliono un disciplinare per il Gianduiotto Igp, nocciole del territorio e niente latte in polvere.
Il ceo di Lindt Italia Benedict Riccabona, dopo aver incontrato le imprese piemontesi (erano presenti tra gli altri Riccardo Illy, Guido Gobino, Guido Castagna) in un tavolo coordinato dal governatore del Piemonte Alberto Cirio, ha dato il via libera all’Igp del «gianduiotto dei piemontesi» pur presentando una serie di condizioni.
«Siamo convinti che nel corso delle nostre conversazioni - ha scritto Riccabona ai cioccolatieri piemontesi - sia emersa una concreta condivisione di intenti per consentire da un lato il riconoscimento della Igp e al tempo stesso permettere a Caffarel di tutelare il proprio marchio, a beneficio dello storico stabilimento di Luserna San Giovanni e del suo indotto».
In sostanza Lindt non si opporrà al riconoscimento della Igp del gianduiotto di Torino pur non aderendovi e continuando a produrre cioccolatini, «l’autentico gianduiotto di Torino 1885», secondo la ricetta di Caffarel, con latte in polvere e una percentuale inferiore di nocciole piemontesi.
Sintesi: Lindt tiene il marchio, i cioccolatieri piemontesi invece il disciplinare di una ricetta della tradizione. «Per noi è una vittoria. Siamo felici di poter iniziare questo percorso di valorizzazione di un prodotto del territorio - spiega il cioccolatiere Guido Castagna - Ci auguriamo che un giorno anche Caffarel possa aderire al disciplinare».
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Basta, non se ne può più!
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