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fratelliditalia La sinistra ha limitato le libertà a colpi di DPCM e adesso pretende di dare lezioni al governo Meloni impegnato contro l’invasione di terreni e l’illegalità. Davvero paradossale.
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La genericità del dl anti rave. L'eccessiva genericità della norma per definire "l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici oprivati" è un atro aspetto al quale si sta lavorando. Potrebbe essere circoscritta la fattispecie, così da non poterla utilizzare come oggi invece è possibile per una qualsiasi "invasione di edifici", come un'occupazione di una scuola per esempio, ma soltanto in caso dell'organizzazione di rave. Come? Indicando come oggetto della norma i "raduni musicali non autorizzati" o legandoli, come ha detto il premier Giorgia Meloni, allo "spaccio e uso di droghe". Anche qui, il viceministro Sisto, traccia la strada: per l'esponente di Forza Italia è necessario "tipizzare la fattispecie dei rave-party da punire, per evitare che quella appena approvata da norma di garanzia si trasformi in norma di polizia". Non si puà "ravizzare - questo il ragionamento - ogni tipo di raduno o manifestazione". E allora, "siccome l'intenzione è di colpire situazioni in cui il largo uso di sostanze stupefacenti crea pericoli concreti per l'ordine e la salute pubblica", proprio il consumo di droghe correlato agli eventi consentirebbe di definire meglio il reato.
Varata dal governo Meloni la fattispecie di reato per invasione di terreni o edifici pubblici o privati commessa da più di 50 persone. Previste sanzioni da mille a 10mila euro e la reclusione da 3 a 6 anni.
Cosa prevede ora il decreto - Organizzare e partecipare ai rave party diventa un reato, il 434-bis, punibile con pene fino a 6 anni di reclusione. Durante il primo Consiglio dei ministri operativo è arrivata la stretta del centrodestra sui raduni illegali, tema caldo dopo quanto accaduto a Modena . Il 434-bis del codice penale istituisce dunque una nuova fattispecie di reato: "Invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l'ordine pubblico o l'incolumità pubblica o la salute pubblica". Il pacchetto prevede inoltre la confisca obbligatoria dei veicoli e degli strumenti necessari, l’obbligo del ripristino dei luoghi e l’utilizzo di intercettazioni per indagare sul reato.
come si fa a contestare una roba del genere non lo sò ?
vorrei vedere se a Letta gli occupano una sua proprietà per ballare bere e impasticcarsi che cazzo dice ??
dalle altre parti ?
Nel resto del mondo i rave sono per lo più legali se rispondono a determinati requisiti: multe e, in rari casi, arresti sono previsti per altri tipi di reato ad essi collegati. Ecco come funziona nei principali Paesi europei e negli Stati Uniti.
GERMANIA - Le regole generali dipendono molto dai singoli Land. Un party di musica che non sia privato deve essere anticipatamente dichiarato alle autorità locali, deve avere un responsabile, deve seguire misure di sicurezza e igiene, non deve disturbare la quiete pubblica. Le polizia locali possono intervenire se non vengono rispettate le regole. A Berlino, capitale della musica techno, molti grandi rave sono ormai legali. I rave spontanei e i cosiddetti 'open air' sono ancora molto comuni e spesso tollerati. Da tempo la Club-Commission, che rappresenta la scena dei club di Berlino, ha dato vita all’iniziativa 'Free Open Air Initiativè per discutere e sviluppare sia una regolamentazione sia un’espressione libera di manifestazioni musicali all’aperto, con l’individuazione di spazi adeguati in collaborazione con la città.
FRANCIA - I rave devono essere dichiarati alle autorità locali almeno un mese prima. Se il numero previsto di partecipanti è inferiore a 500, basta l’ok del sindaco, se è superiore bisogna rivolgersi al prefetto. Sindaco e prefetto possono vietare o sciogliere i raduni in corso che non presentino garanzie di sicurezza, le forze dell’ordine possono sequestrare il materiale di amplificazione o i mezzi che lo trasportano e successivamente confiscarlo su decisione del giudice. L’uso della forza pubblica è possibile se il raduno non è stato autorizzato o è stato espressamente vietato. Tale soluzione estrema viene però applicata soltanto se il rave presenta rischi eccezionali. Gli organizzatori di rave vietati possono incorrere in pene fino a 6 mesi di carcere e 4.500 euro di ammenda, mentre i partecipanti non sono penalmente perseguibili. Se il prefetto ha espressamente vietato di partecipare, si può incorrere al massimo in una multa di 38 euro.
GRAN BRETAGNA - Un rave è illegale quando 20 o più persone si riuniscono ascoltando musica «con un ritmo ripetitivo» a un volume così forte da causare «gravi disagi agli abitanti della località». Nel 1990 è stato approvato l’Entertainments (Increased Penalties) Act che prevede multe fino a 20 mila sterline per aver ospitato rave o feste illegali. Ma la legge fondamentale in materia è il Criminal Justice and Public Order Act del 1994, che ha dato nuovi poteri di intervento alle forze dell’ordine, come quello di fermare veicoli entro il raggio di 8 chilometri e allontanarli, oltre al sequestro delle attrezzature. Inoltre, viene considerato reato il mancato allontanamento dopo l’intervento della polizia.
SPAGNA - In generale, norme e sanzioni dipendono da leggi statali, regionali o locali riguardanti, principalmente, la regolazione di eventi o attività ricreative, l’occupazione di proprietà privata, il rispetto di misure sanitarie, il consumo di sostanze e la tutela dell’ambiente. Eventuali irregolarità nei rave non autorizzati sono, in genere, sanzionabili con multe. Possesso di stupefacenti, infrazioni stradali, violazione di norme sanitarie e disobbedienza alle autorità sono alcuni degli illeciti riscontrati dalle autorità in alcuni episodi recenti. In alcuni casi si è arrivati a una decina di arresti, ma non per motivi direttamente legati all’organizzazione o partecipazione a feste illegali, bensì per reati «contro la salute pubblica», traffico di droga o «resistenza a pubblico ufficiale».
BELGIO E OLANDA - Per poter organizzare un rave legale servono permessi che devono essere rilasciati dalle autorità municipali. Le polizie di Olanda e Belgio, in mancanza di una norma univoca, sembrano avere un approccio dettato caso per caso: intervengono e sanzionano (o tentano di sanzionare) i partecipanti alle feste illegali sulla base delle infrazioni eventualmente commesse, come l’uso di stupefacenti o la violazione della proprietà privata. L’obiettivo è ad ogni modo prevenire poiché i party sono molto difficili da interrompere una volta iniziati e si cerca di negoziare con gli organizzatori. Le norme prevedono la confisca degli impianti audio e ammende di varie entità e seconda dei Paesi (e delle regioni) sia per i responsabili delle feste sia per chi vi prende parte.
* USA - I rave, molto diffusi, sono equiparabili ai concerti e quindi sono legali purché rispettino una serie di requisiti: una 'business licensè (una licenza commerciale), un’autorizzazione per l’evento da parte della città competente, un permesso del proprietario del luogo in cui si tiene, una polizza di assicurazione e i moduli per la riscossione delle tasse sui biglietti. Il Dj deve inoltre avere gli appropriati diritti per far ascoltare i brani musicali. Il rave sconfina nell’illegalità quando è improvvisato con l’occupazione non autorizzata di edifici, gli allacci elettrici abusivi, la presenza di droga (tranne la marijuana dove consentita) e il volume troppo alto: tutte circostanze che costituiscono singoli reati perseguibili dalle forze dell’ordine.
da altre parti tutto uguale al nostro Decreto se non peggio
noi qui un regolamento per ste merdate non ce l'avevamo , il ciò spiega tutti i ragazzi stranieri che c'erano a Modena
in Italia puoi fare quel cazzo che vuoi
facciamo che crollava una parte di stabilimento con sotto i ragazzi ?
di chi era la colpa ?
sono straconvinto che i galantuomini e donne della sinistra avrebbero sciacallato su questa disgrazia "" colpa del nuovo Governo di destra !!!!""
scommessa a quota 1.05 scontatissima
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.Raid estrema sinistra contro giovani militanti di destra. Rampelli: "Intervenga Piantedosi"
Sembra di essere tornati improvvisamente al clima degli anni '70. Bastoni, caschi e scontri in strada tra giovani militanti di destra e sinistra. Un quadro che sembrava definitivamente relegato al passato torna tristemente d'attualità. A Roma si è verificato lo scontro tra studenti di organizzazioni politiche opposte. Davanti alla sede di Gioventù nazionale, in via Sommacampagna - zona Castro Pretorio - i militanti di Gioventù nazionale hanno denunciato di essere stati aggrediti dai collettivi studenteschi. Secondo quanto riferiscono testimoni oculari dei gruppi di Azione studentesca - compagine che politicamente guarda a destra - una cinquantina gli studenti dei collettivi, schierati politicamente a sinistra, alcuni anche giovanissimi provenienti probabilmente da una scuola superiore, hanno aggredito cinque militanti di destra che stavano pulendo il muro della sede di Gioventù nazionale da scritte apparse nella notte quali: «Via i fascisti dalle scuole» o «Fascio attento, ancora fischia il vento». Secondo i militanti di Gioventù nazionale questo non è il primo atto vandalico che interessa la sede di via Sommacampagna.
«Un gruppo di ragazzi di estrema sinistra ha aggredito giovani militanti di Gioventù nazionale nelle adiacenze della storica sede centrale di via Sommacampagna. In un crescendo di tensione artificialmente creata dalla sinistra cui abbiamo assistito in questi giorni sono stati provocatoriamente imbrattati i muri intorno alla sede con scritte ingiuriose e minacce. Mentre i ragazzi di Gioventù nazionale ripulivano i muri dalle scritte hanno subito un’aggressione da parte di cinquanta attivisti dei Collettivi e sono poi ricorsi alle cure mediche». Così in una nota il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia. «Sono giorni che questi teppisti arrivano armatì di bastoni e caschi - denuncia Rampelli - Questo clima deve cessare immediatamente, chiederemo al ministro dell’Interno Piantedosi di fare un’attenta azione preventiva per evitare che si inneschi una spirale di violenza contro i nostri ragazzi e al Pd di dimostrare senso di responsabilità prendendo ufficialmente le distanze dai movimenti che fanno dell’odio e dell’intolleranza una ragione di vita».
www.iltempo.it/roma-capitale/2022/...pelli-33710862/
"""""""""""Questo clima deve cessare immediatamente, chiederemo al ministro dell’Interno Piantedosi di fare un’attenta azione preventiva per evitare che si inneschi una spirale di violenza contro i nostri ragazzi e al Pd di dimostrare senso di responsabilità prendendo ufficialmente le distanze dai movimenti che fanno dell’odio e dell’intolleranza una ragione di vita»."""""""""
e invece a mio parere gli daranno più sostegno
era cmq una cosa che si sapeva
penso che ci siano più estremisti di sinistra che di destra
probabile che a lungo andare succedano anche fatti spiacevoli con il morto
ci sarà da vedere quanto i gruppi di Destra staranno calmi
nei gruppi di estrema destra non girano preti , tanti oramai è risaputo legati alla malavita
tu vai con bastoni e puttanate varie , poi capita la volta che qualcuno ha la pistola e o ti fa le gambe o ti piazza una pallottola in fronte
e poi vai con la notizia trasmissioni su trasmissioni , chi era chi non era ?
Video. -
.La genericità del dl anti rave. L'eccessiva genericità della norma per definire "l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici oprivati" è un atro aspetto al quale si sta lavorando. Potrebbe essere circoscritta la fattispecie, così da non poterla utilizzare come oggi invece è possibile per una qualsiasi "invasione di edifici", come un'occupazione di una scuola per esempio, ma soltanto in caso dell'organizzazione di rave. Come? Indicando come oggetto della norma i "raduni musicali non autorizzati" o legandoli, come ha detto il premier Giorgia Meloni, allo "spaccio e uso di droghe". Anche qui, il viceministro Sisto, traccia la strada: per l'esponente di Forza Italia è necessario "tipizzare la fattispecie dei rave-party da punire, per evitare che quella appena approvata da norma di garanzia si trasformi in norma di polizia". Non si puà "ravizzare - questo il ragionamento - ogni tipo di raduno o manifestazione". E allora, "siccome l'intenzione è di colpire situazioni in cui il largo uso di sostanze stupefacenti crea pericoli concreti per l'ordine e la salute pubblica", proprio il consumo di droghe correlato agli eventi consentirebbe di definire meglio il reato.
Varata dal governo Meloni la fattispecie di reato per invasione di terreni o edifici pubblici o privati commessa da più di 50 persone. Previste sanzioni da mille a 10mila euro e la reclusione da 3 a 6 anni.
Cosa prevede ora il decreto - Organizzare e partecipare ai rave party diventa un reato, il 434-bis, punibile con pene fino a 6 anni di reclusione. Durante il primo Consiglio dei ministri operativo è arrivata la stretta del centrodestra sui raduni illegali, tema caldo dopo quanto accaduto a Modena . Il 434-bis del codice penale istituisce dunque una nuova fattispecie di reato: "Invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l'ordine pubblico o l'incolumità pubblica o la salute pubblica". Il pacchetto prevede inoltre la confisca obbligatoria dei veicoli e degli strumenti necessari, l’obbligo del ripristino dei luoghi e l’utilizzo di intercettazioni per indagare sul reato.
come si fa a contestare una roba del genere non lo sò ?
vorrei vedere se a Letta gli occupano una sua proprietà per ballare bere e impasticcarsi che cazzo dice ??
dalle altre parti ?
Nel resto del mondo i rave sono per lo più legali se rispondono a determinati requisiti: multe e, in rari casi, arresti sono previsti per altri tipi di reato ad essi collegati. Ecco come funziona nei principali Paesi europei e negli Stati Uniti.
GERMANIA - Le regole generali dipendono molto dai singoli Land. Un party di musica che non sia privato deve essere anticipatamente dichiarato alle autorità locali, deve avere un responsabile, deve seguire misure di sicurezza e igiene, non deve disturbare la quiete pubblica. Le polizia locali possono intervenire se non vengono rispettate le regole. A Berlino, capitale della musica techno, molti grandi rave sono ormai legali. I rave spontanei e i cosiddetti 'open air' sono ancora molto comuni e spesso tollerati. Da tempo la Club-Commission, che rappresenta la scena dei club di Berlino, ha dato vita all’iniziativa 'Free Open Air Initiativè per discutere e sviluppare sia una regolamentazione sia un’espressione libera di manifestazioni musicali all’aperto, con l’individuazione di spazi adeguati in collaborazione con la città.
FRANCIA - I rave devono essere dichiarati alle autorità locali almeno un mese prima. Se il numero previsto di partecipanti è inferiore a 500, basta l’ok del sindaco, se è superiore bisogna rivolgersi al prefetto. Sindaco e prefetto possono vietare o sciogliere i raduni in corso che non presentino garanzie di sicurezza, le forze dell’ordine possono sequestrare il materiale di amplificazione o i mezzi che lo trasportano e successivamente confiscarlo su decisione del giudice. L’uso della forza pubblica è possibile se il raduno non è stato autorizzato o è stato espressamente vietato. Tale soluzione estrema viene però applicata soltanto se il rave presenta rischi eccezionali. Gli organizzatori di rave vietati possono incorrere in pene fino a 6 mesi di carcere e 4.500 euro di ammenda, mentre i partecipanti non sono penalmente perseguibili. Se il prefetto ha espressamente vietato di partecipare, si può incorrere al massimo in una multa di 38 euro.
GRAN BRETAGNA - Un rave è illegale quando 20 o più persone si riuniscono ascoltando musica «con un ritmo ripetitivo» a un volume così forte da causare «gravi disagi agli abitanti della località». Nel 1990 è stato approvato l’Entertainments (Increased Penalties) Act che prevede multe fino a 20 mila sterline per aver ospitato rave o feste illegali. Ma la legge fondamentale in materia è il Criminal Justice and Public Order Act del 1994, che ha dato nuovi poteri di intervento alle forze dell’ordine, come quello di fermare veicoli entro il raggio di 8 chilometri e allontanarli, oltre al sequestro delle attrezzature. Inoltre, viene considerato reato il mancato allontanamento dopo l’intervento della polizia.
SPAGNA - In generale, norme e sanzioni dipendono da leggi statali, regionali o locali riguardanti, principalmente, la regolazione di eventi o attività ricreative, l’occupazione di proprietà privata, il rispetto di misure sanitarie, il consumo di sostanze e la tutela dell’ambiente. Eventuali irregolarità nei rave non autorizzati sono, in genere, sanzionabili con multe. Possesso di stupefacenti, infrazioni stradali, violazione di norme sanitarie e disobbedienza alle autorità sono alcuni degli illeciti riscontrati dalle autorità in alcuni episodi recenti. In alcuni casi si è arrivati a una decina di arresti, ma non per motivi direttamente legati all’organizzazione o partecipazione a feste illegali, bensì per reati «contro la salute pubblica», traffico di droga o «resistenza a pubblico ufficiale».
BELGIO E OLANDA - Per poter organizzare un rave legale servono permessi che devono essere rilasciati dalle autorità municipali. Le polizie di Olanda e Belgio, in mancanza di una norma univoca, sembrano avere un approccio dettato caso per caso: intervengono e sanzionano (o tentano di sanzionare) i partecipanti alle feste illegali sulla base delle infrazioni eventualmente commesse, come l’uso di stupefacenti o la violazione della proprietà privata. L’obiettivo è ad ogni modo prevenire poiché i party sono molto difficili da interrompere una volta iniziati e si cerca di negoziare con gli organizzatori. Le norme prevedono la confisca degli impianti audio e ammende di varie entità e seconda dei Paesi (e delle regioni) sia per i responsabili delle feste sia per chi vi prende parte.
* USA - I rave, molto diffusi, sono equiparabili ai concerti e quindi sono legali purché rispettino una serie di requisiti: una 'business licensè (una licenza commerciale), un’autorizzazione per l’evento da parte della città competente, un permesso del proprietario del luogo in cui si tiene, una polizza di assicurazione e i moduli per la riscossione delle tasse sui biglietti. Il Dj deve inoltre avere gli appropriati diritti per far ascoltare i brani musicali. Il rave sconfina nell’illegalità quando è improvvisato con l’occupazione non autorizzata di edifici, gli allacci elettrici abusivi, la presenza di droga (tranne la marijuana dove consentita) e il volume troppo alto: tutte circostanze che costituiscono singoli reati perseguibili dalle forze dell’ordine.
da altre parti tutto uguale al nostro Decreto se non peggio
noi qui un regolamento per ste merdate non ce l'avevamo , il ciò spiega tutti i ragazzi stranieri che c'erano a Modena
in Italia puoi fare quel cazzo che vuoi
facciamo che crollava una parte di stabilimento con sotto i ragazzi ?
di chi era la colpa ?
sono straconvinto che i galantuomini e donne della sinistra avrebbero sciacallato su questa disgrazia "" colpa del nuovo Governo di destra !!!!""
scommessa a quota 1.05 scontatissima
mi sa che la scrivevo in tag gg fa sta cosa...
e visti i derelitti presenti in quantità industriale là al rave, chissà che non fosse anche cercato 1 incidente del genere...
sia mai accadeva , avrebbero chiesto le dimissioni immediate di governo e portantini al seguito !!!
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Ue, Serracchiani getta altro fango su Meloni: "Andiamo con le gomme sgonfie"
Debora Serracchiani continua a gettare fango sul governo Meloni. La capogruppo del Pd alla Camera è intervenuta sul viaggio della premier a Bruxelles e sul lavoro che sta affrontando, e non ha perso occasione per tessere le lodi di Mario Draghi sottolineando che la rotta che dovrà seguire Meloni è stata già disegnata dal suo predecessore.
"Meloni non parte da zero. Arriva in un contesto in cui la strada è stata preparata da Mario Draghi. Ora deve raccogliere i frutti di quel lavoro - ha continuato la Serracchiani riferendosi alla Meloni e all'ex premier - evitando magari di mettere in discussione Pnrr o posizioni che ormai in Europa sono acquisite". Secondo Serracchiani, inoltre, oggi l'Italia non si è presentata nel migliore dei modi a Bruxelles: "Certo andiamo con le gomme un po' sgonfie visto che abbiamo rinviato la riforma Cartabia e i rigassificatori". Il riferimento della capogruppo Pd è al primo decreto del governo con cui sono stati decisi questi rinvii. "Andiamo con tante ideee costruttive, me lo auguro, e tanti nodi. Credo che Meloni li debba sciogliere e anche velocemente, perchè è importate essere legati a un contesto europeo in cui dobbiamo andare avanti con le riforme. I rallentamenti con ci rassicurano" ha concluso la dem.
https://www.iltempo.it/politica/2022/11/03...elles-33720860/
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la fantozzi colpisce ancora!!!
na scopata no eh???!!. -
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L'Aria che Tira, Andrea Delmastro: la sinistra vuole uno scontro di civiltà sul decreto rave party
Decreto rave party, la sinistra ne fa uno scontro di civiltà. Non ha dubbi Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, che risponde alle critiche dell'opposizione sulle norme previste dal nuovo dl sull'occupazione di spazi pubblici da parte di più di 50 persone che mettano così a rischio l'incolumità pubblica. Se n'è parlato nel corso della puntata de L'Aria che tira in onda il 3 novembre su La7. Il sottosegratrio ha ribadito la disponibilità della maggioranza di centrodestra al confronto parlamentare per tipizzare ulteriormente la fattispecie di reato in modo da circoscriverne l'applicabilità.
"Non ravviso tutte quelle criticità che ravvisa il centrosinistra - ha detto Andrea Delmastro intervistato in studio da Myrta Merlino - Ancor meno ritengo che si possa urlare a uno Stato putiniano o addirittura a uno Stato di polizia. Al posto di farne uno scontro di civiltà, la sinistra dovrebbe assumere un atteggiamento dialogante volto a tipizzare ulteriormente il decreto circoscrivendolo meglio. A me pare che attualmente stiano parlando di cose fuori dal mondo. Una norma che dice che non si possono invadere arbitrariamente terreni o edifici pubblici in più di 50 persone con modalità che mettono a rischio l'incolumità pubblica a me non sembra una cosa da Stato di polizia. Vogliamo circoscriverlo così nessuno può pensare che venga utilizzata per schiacciare il dissenso politico? Va bene, siamo pronti al confronto. Senza dimenticare che eravamo diventati la meta degli sballoni europei".
https://www.iltempo.it/personaggi/2022/11/...-tira-33718917/. -
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L'Aria che Tira, Gasparri asfalta De Luca: “Apologia della violenza, sei da denuncia”
Scontro tra Erri De Luca e Maurizio Gasparri nella puntata del 4 novembre de L’Aria che Tira, il talk show di La7 condotto da Myrta Merlino. Lo scrittore si arrabbia sulla gestione del rave party di Modena e sulla manifestazione a La Sapienza che ha portato a degli scontri tra studenti e forze dell’ordine: “A Modena c’è stato uno schedario di massa della gioventù per motivi musicali, se non fosse gaglioffo sarebbe ridicolo. Se hanno fatto l'identificazione di circa mille di quei giovani che stavano a quella manifestazione musicale autogestita, che io non chiamo rave party, lo hanno fatto per schedarle. Alla Sapienza c’è stata un’aggressione poliziesca”.
Gasparri, senatore di Forza Italia, non si trattiene e gli risponde per le rime: “Dopo il Festival dell'apologia della violenza se mi si dà la parola intervengo. Parlando di 'aggressione poliziesca' si offendono dei lavoratori che tutelano la pubblica sicurezza, chiedo scusa io alla Polizia e ai Carabinieri per gli insulti che poco fa sono stati rivolti, e spero che qualcuno denunci Erri De Luca per queste parole. L’iniziativa alla Sapienza era di studenti di destra e alcuni hanno tentato di non farla svolgere, per chi faceva il servizio d’ordine di Lotta Continua anche nel 2022 bisognerebbe comportarsi come negli Anni di piombo, impedendo a chi non è d’accordo di parlare. Quel giorno si è tentato di impedire di parlare”.
De Luca prova a replicare prima di lasciare la trasmissione: “Si può fare una manifestazione di protesta senza spacciarla per aggressione a mano armata? È materialmente falso che fosse un’aggressione, tanto siete abituati a dirlo… Era una manifestazione sotto la sede di un incontro, le piace falsificare e avrà ragione. Lei ha ragione perché parla più forte e grida più forte…”. Il vicepresidente del Senato chiude il discorso così: “Volevano impedire di far parlare altri, era un’aggressione”.
https://www.iltempo.it/personaggi/2022/11/...-tira-33728226/. -
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Roma, nuova aggressione alla Sapienza: «Sei di Fratelli d'Italia? Dovrei accoltellarti»
L'ultimo episodio è avvenuto mercoledì pomeriggio. A raccontarlo i ragazzi di Azione universitaria che in quel momento stavano gestendo un banchetto informativo (autorizzato) nel cortile di Scienze politiche. -
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Se è stato girato un video, vuol dire che le provocazioni dell'alunno erano già state decise con la complicità dei farabutti della classe. SOLIDARIETA' AL PROF.
Gioventu' di merda e genitori da rottamazione marci bastardi dentro che distruggono la vita delle vittime invitando altri bastardi a fare di peggio.
Lo stesso anche qui..gente di merda tossica sinistronza demofracica, che insulta/aggredisce e poi riprende con i telefonini le reazioni per distruggere le vite delle vittime...io li metterei tutti insieme su un'isola lontano dalla civlita' a scannarsi tra di loro...Magari ci metterei anche i genitori che proteggono o strumentalizzano i loro mostri per fare cause alle vittime che hanno reagito agli attacchi/provocazioni tanto di moda tra i fracichi dentro e fuori.. -
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Bisognerebbe fare nuove leggi per scoraggiare tutte queste mode sinistronze, e per esempio condannare tutti gli alunni coinvolti in quella ripresa che hanno anche mandato in giro ed ovviamente il crimine verso il professore era stato pianificato e ci sono anche altri video, di professori attaccati e poi ripresi, una poveraccia ha subito anche i colpi di una pistola ad aria compressa e davvero questi ragazzi di merda che non hanno nessun rispetto per le istituzioni non dovrebbero pagare nulla? Io farei causa ai genitori e farei pagare una multa salatissima ai genitori denunciando tutti quelli coinvolti a cui farei perdere l'anno scolastico com minimo. Lo fanno perche' sanno che i sistemi attuali lo permettono e li proteggono e rovinare in questo modo le vite di professori che provano a reagire a questi continui attacchi abusi aggressioni, non mi sembra ne' utile ne' educativo ne' umano e questo operato degli stronzetti e dei loro genitori che li proteggono pure, andrebbe immediatamente fermato scoraggiato e denunciato e mentre questi stronzi godono della notorieta' e tutto quello che ne deriva, la vita di gente che lavora per sopravvivere viene distrutta..no, la loro di vita deve essere distrutta, se tu denunci il professore, devi denunciare anche chi ha provocato la sua reazione e come minimo devi fargli saltare l'anno scolastico e denunciarlo alle autorita' con tanto di multa che debbono pagare i genitori per aggressioni fisiche o verbali verso i professori che anche loro debbono astenersi da tale comportamento. Ma se gia' hai avuto problemi ed hai grossi problemi nella tua vita, e questi stronzetti ti fanno saltare la miccia e reagisci male ai loro attacchi, anche loro debbono essere denunciati e pagare caramente, piu' caro del professore che al limite ha agisto solo d'impulso anche se malamente, invece in italia vige la protezione della criminalita', vige la moda della criminalita' del protagosimo della merda sinistronza che si diverte con gli orrori piu' disumani, ma se la destra prova a fare lo stesso mettendo le facce dei sinistronzi sui manichini appesi o dati alle fiamme, finisce male e su tutti i giornali?
Ma che cazzo di paes di merda e' stato creato?. -
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Semplice e puro vandalismo, che nulla ha a che fare con l’ambientalismo. Chi crede convintamente in una causa, tenta di rappresentarla sempre al meglio, non la macchia con azioni incivili e a danno del patrimonio artistico collettivo.
Così non si difende alcun ideale, lo si danneggia esclusivamente.
cit
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La democratica Danimarca manda i rifugiati in Ruanda. E la sinistra muta
La sinistra spara zero sulla politica del governo di Giorgia Meloni per l'immigrazione. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi insiste: garantiremo il soccorso ai migranti soccorsi dalle le navi Ong ma dopo la sosta in Italia dovranno i passeggeri nel Paese che dà la bandiera allo scafo. Apriti cielo, per la sinistra italiana è una violazione dei ogni diritti, ma come fanno in Europa? Un articolo pubblicato su Italia Oggi spiega cosa accade ai richiedenti asilo nella democratica Danimarca.
Ebbene, il governo di sinistra manda gli stranieri in Ruanda. "Traduco: arrivano i migranti, li mettono su un aereo e li portano in Ruanda. E non stiamo parlando di Ron De Santis in Florida, oppure di Meloni o Piantedosi, ma della socialdemocrazia danese. Non solo. Sapete cosa fanno? Affittano le prigioni in Kosovo per chi delinque. E noi stiamo qui a stracciarci le vesti per i rave party oppure per le navi umanitarie tenute al largo della Sicilia?", commenta Nicola Porro nel suo consueto appuntamento sociale, la Zuppa di Porro.
Dal pezzo di Italia Oggi si apprende che la premier danese Mette Fredericksen ha una strategia “zero migranti”. I richiedenti asilo saranno trasferiti in Ruanda e quelli che delinquono, se condannati, saranno trasferiti in carceri del Kosovo, prese in affitto. I permessi di soggiorno già concessi, inoltre, saranno ritirati agli immigrati provenienti da Paesi in cui la situazione è migliorata per la fine della guerra. Piano che ricorda, soprattutto nella prima fase, quello di Boris Johnson in Gran Bretagna per cui la sinistra italiana si era stracciata le vesti. Senza contare che la stretta danese è molto più dura di quella di Meloni, che ha assicurato che non toccherà il diritto di asilo. Ora che la tolleranza zero viene attuata dalla democratica Copenaghen, tutti zitti.
https://www.iltempo.it/attualita/2022/11/0...porro-33739615/. -
.La democratica Danimarca manda i rifugiati in Ruanda. E la sinistra muta
La sinistra spara zero sulla politica del governo di Giorgia Meloni per l'immigrazione. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi insiste: garantiremo il soccorso ai migranti soccorsi dalle le navi Ong ma dopo la sosta in Italia dovranno i passeggeri nel Paese che dà la bandiera allo scafo. Apriti cielo, per la sinistra italiana è una violazione dei ogni diritti, ma come fanno in Europa? Un articolo pubblicato su Italia Oggi spiega cosa accade ai richiedenti asilo nella democratica Danimarca.
Ebbene, il governo di sinistra manda gli stranieri in Ruanda. "Traduco: arrivano i migranti, li mettono su un aereo e li portano in Ruanda. E non stiamo parlando di Ron De Santis in Florida, oppure di Meloni o Piantedosi, ma della socialdemocrazia danese. Non solo. Sapete cosa fanno? Affittano le prigioni in Kosovo per chi delinque. E noi stiamo qui a stracciarci le vesti per i rave party oppure per le navi umanitarie tenute al largo della Sicilia?", commenta Nicola Porro nel suo consueto appuntamento sociale, la Zuppa di Porro.
Dal pezzo di Italia Oggi si apprende che la premier danese Mette Fredericksen ha una strategia “zero migranti”. I richiedenti asilo saranno trasferiti in Ruanda e quelli che delinquono, se condannati, saranno trasferiti in carceri del Kosovo, prese in affitto. I permessi di soggiorno già concessi, inoltre, saranno ritirati agli immigrati provenienti da Paesi in cui la situazione è migliorata per la fine della guerra. Piano che ricorda, soprattutto nella prima fase, quello di Boris Johnson in Gran Bretagna per cui la sinistra italiana si era stracciata le vesti. Senza contare che la stretta danese è molto più dura di quella di Meloni, che ha assicurato che non toccherà il diritto di asilo. Ora che la tolleranza zero viene attuata dalla democratica Copenaghen, tutti zitti.
www.iltempo.it/attualita/2022/11/0...porro-33739615/
non hanno il Vaticano e sono più Nazionalisti
qui c'è tutto un altro concetto
"""""""""""Il ministro dell’interno Piantedosi dice che la condotta delle Ong nel Mediterraneo non è "in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all'immigrazione illegale".
Sarà.
Il problema è che è “lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all'immigrazione illegale” che lui cita è subordinato dalla gerarchia delle fonti agli obblighi internazionali e costituzionali in materia di diritti umani.
Obblighi che gli Stati violano costantemente e che le navi delle ONG si ritrovano a difendere, da anni, da sole. I naufraghi soccorsi, a norma di legge, devono sbarcare nel porto sicuro più vicino al punto del soccorso. C'è poco da interpretare. E poi si può discutere di tutto il resto.
Ancora, il Ministro dice che gli Stati dell’Ue devono prendersi la loro parte di responsabilità.
Peccato che l’Italia non sia affatto tra i primi Stati membri per numero di richiedenti asilo accolti, e peccato che furono proprio Matteo Salvini & co., in Europarlamento a Strasburgo, a fare ostruzionismo alla revisione delle regole di Dublino (quelle che prevedono che lo Stato di primo approdo sia quello in cui i richiedenti asilo devono chiedere protezione) per fare contenti i loro sodali sovranisti dell’Est Europa.
Piantedosi dichiara infine che solo “i fragili” sbarcheranno dalle navi delle ONG.
E non sarebbe “fragile” chiunque ha attraversato deserti, trascorso anni nei centri di tortura libici, rischiato di morire in mare, e si trova da settimane su una nave in balia delle onde?
Ma soprattutto, che ne pensa il nuovo Ministro dell’Interno, insieme ai suoi colleghi, di mettersi a governare invece che accanirsi contro 3 navi e poche centinaia di persone che hanno già affrontato l’inferno?
Troppo difficile affrontare i problemi veri di questo Paese? """
questo è quello della Meloni che gli ha dato del """ tu " in Senato
Aboubakar Soumahoro
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È miope delegare le politiche giovanili alle forze dell’ordine. Prima di criminalizzare i giovani ed esprimere giudizi di valore circa i fenomeni sociali che li riguardano, occorre comprenderli, indagarne le ragioni e le origini. Questo vale anche per il “Rave Party”.
Il ‘’Rave Party’’ nasce come una rivendicazione delle classi operaie americane e inglesi, che negli anni ‘80 contestavano i tagli all’assistenza e ai servizi pubblici implementati dai governi di Ronald Reagan in USA, e di Margaret Thatcher in UK. La rivendicazione dei “Rave party’’ riguardava anche gli spazi pubblici, le manovre di privatizzazione e le politiche di erosione sociale delle destre.
Il “Rave Party” è quindi diventato uno spazio dove i giovani esprimono le loro opinioni socio-politico-culturali, le loro necessità di socializzazione e comunione, e i disagi giovanili provocati spesso dalla struttura socio-economica delle nostre società profondamente iniqua.
Invece di criminalizzare i giovani con misure securitarie, il Governo dovrebbe andare alla radice dei disagi giovanili e mettere a disposizione spazi pubblici, luoghi di ritrovo e tanti strumenti socio-culturali per scongiurare gli effetti devastanti dell’isolamento sociale, per dare opportunità di studio e per porre fine alla precarietà lavorativa e esistenziale che soffoca i giovani.
Infine, preoccuparsi della ‘’salute pubblica’’ significa interessarsi anche del disagio mentale delle nuove generazioni, che non va criminalizzato o stigmatizzato come devianza, ma che deve essere affrontato con politiche serie ed umane, aiutando i giovani a uscire dai margini della società che li rende invisibili.
l'Italia vive su ste cose
reclamo strade asfaltate alla cazzo in culo da negri
e naturalmente questo si introduce tempestivamente e mi dice "" vacci te ""
profilo
si occupano pure della Palestina
tranne che pensare alla Nazione dove vivono
ma vaddavialcù va !
arriva in suo sostegno una riccioluta bionda con stronzate lessico radical chic
naturalmente non rispondi se no scatta il blocco GIORNI 31
Andrei a guardare il Conto in Banca di questa gente Fratelli del Prossimo
attaccati all'Africa e magari Amici della Svizzera
Abbiamo avuto un personaggio cosi qui
per chi capisce si prega di non fare nomi
Grazie. -
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Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum) · Twitter
In questo momento al porto di Catania è in corso uno sbarco selettivo. Corpi consumati di naufraghi già sfiniti da freddo, stanchezza, traumi e torture sono considerati, per volontà del governo di
@GiorgiaMeloni
, degli oggetti. UNA VERGOGNA!
2 ore fa
I naufraghi su
@soshumanity_de
stanno sbarcando. La vita umana deve sempre avere la precedenza. Bisogna tutelare la salute di TUTTE le persone garantendo la possibilità di richiesta di asilo. Chi sbarca in Italia sbarca in Europa. Pertanto affronterò presto il tema a Bruxelles.
2 ore fa
Non si possono usare questi naufraghi della SOS Humanity per una strumentale propaganda politica. Ovunque siate, non rimanete in silenzio o indifferenti, ricordate al Governo che sono esseri umani che hanno diritto anche loro alla vita.
2 ore fa
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e li a guardare al porto ?
gli dò una botta in testa e metto sulla nave pure a lui
cosi se ne va fuori dai coglioni pure lui
Kunta Kanta del po d !. -
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Buonanotte.