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Noemi_17.
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Mio padre tiene chiuso a chiave in una vetrinetta del soggiorno una bottiglietta di Gocce Imperiali. Vedo questa bottiglietta da quando ero piccola, ormai è come una reliquia, solo lui puo' toccarla e ogni tanto ne mette qualche goccia nel caffè.
Dice che è impossibile berle al naturale perchè è alcol puro a 90 gradi.. -
Captain Silver 72.
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Mio padre tiene chiuso a chiave in una vetrinetta del soggiorno una bottiglietta di Gocce Imperiali. Vedo questa bottiglietta da quando ero piccola, ormai è come una reliquia, solo lui puo' toccarla e ogni tanto ne mette qualche goccia nel caffè.
Dice che è impossibile berle al naturale perchè è alcol puro a 90 gradi.
Un po' come questo
Preparato alcolico ben conosciuto in Sicilia.
Molto forte, si usa soltanto come aromatizzante nell'acqua o nel caffè.. -
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Le Gocce Imperiali (o Tintura Imperiale) di 90° sono un distillato d'erbe prodotte dai monaci della certosa di Pavia e di altri monasteri cistercensi italiani (abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Abbazia di Piona, abbazia di Chiaravalle della Colomba), secondo un'antica ricetta probabilmente inventata da un frate di nome Eutimio tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento.
Diluite con acqua, sono utilizzate come digestivo e come dissetante. Vengono impiegate anche per correggere bevande come caffè, tè e latte. L'assunzione non diluita è fortemente sconsigliata perché l'alta gradazione alcoolica - prossima all'etanolo puro - può provocare lesioni, irritazione, arrossamento e semiparalisi delle corde vocali.
Hanno una gradazione alcolica di 95º e un gusto di anice. Gli ingredienti sono alcool, acqua, erbe, aromi naturali e zafferano, che conferisce il colore giallo che le contraddistingue.
ora capisco cosa mette Max nel caffè. -
.Le Gocce Imperiali (o Tintura Imperiale) di 90° sono un distillato d'erbe prodotte dai monaci della certosa di Pavia e di altri monasteri cistercensi italiani (abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Abbazia di Piona, abbazia di Chiaravalle della Colomba), secondo un'antica ricetta probabilmente inventata da un frate di nome Eutimio tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento.
Diluite con acqua, sono utilizzate come digestivo e come dissetante. Vengono impiegate anche per correggere bevande come caffè, tè e latte. L'assunzione non diluita è fortemente sconsigliata perché l'alta gradazione alcoolica - prossima all'etanolo puro - può provocare lesioni, irritazione, arrossamento e semiparalisi delle corde vocali.
Hanno una gradazione alcolica di 95º e un gusto di anice. Gli ingredienti sono alcool, acqua, erbe, aromi naturali e zafferano, che conferisce il colore giallo che le contraddistingue.
ora capisco cosa mette Max nel caffè
le ho assaggiate qualche volta...e si vede.... -
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Latte di suocera...mi sembra faccia 90 gradi...
Ne avevo assaggiato un goccio anni fa...mi ricordo che le labbra mi si accartocciarono... e la bocca mi si asciugò all'istante.. -
.Latte di suocera...mi sembra faccia 90 gradi...
Ne avevo assaggiato un goccio anni fa...mi ricordo che le labbra mi si accartocciarono... e la bocca mi si asciugò all'istante.
Il latte di suocera è la morte!!
Ho visto gente che con un sorso era in condizioni tremende, da non stare in piedi... E la botta la dà nel giro di 5 minuti!!
Una mia amica si è bagnata le labbra e ha detto che le han bruciato per un bel po'. Dicono che sia peggiore dell'assenzio. -
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Solo a sentire il nome "latte di suocera", immaginando vecchie tette cadenti grinzose, mi viene il voltastomaco.
Il mio alcolico preferito e' la grappa aromatizzata.. -
.CITAZIONE (La.Claire @ 17/12/2014, 17:32)Latte di suocera...mi sembra faccia 90 gradi...
Ne avevo assaggiato un goccio anni fa...mi ricordo che le labbra mi si accartocciarono... e la bocca mi si asciugò all'istante.
Il latte di suocera è la morte!!
Ho visto gente che con un sorso era in condizioni tremende, da non stare in piedi... E la botta la dà nel giro di 5 minuti!!
Una mia amica si è bagnata le labbra e ha detto che le han bruciato per un bel po'. Dicono che sia peggiore dell'assenzio
Tipo una bella passata con la carta vetrata...CITAZIONE (Spatek1 @ 17/12/2014, 17:33)
Mi sa che il nome glielo hanno dato apposta perchè tremendo.... -
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da giovane ....bevevo di tutto e anche mischiando , fino a quando non sono stato male per davvero , poi non ho più bevuto liquori o coktail (avevo 20 anni ) , solo quache volta (2-3 all'anno) spumante Italiano di qualità , che ho sempre preferito allo champagne , mentre ora solo vino a pasto e 3-4 volte all'anno il caffè corretto con sambuca... . -
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Qui finisce che mi innamoro di CiaoSilvia!...
il mio aperitivo preferito, dai 1965, anno del mio primo maggiolino era ed è
BiancoSarti 50%
Gin 50%
uno spruzzo di Bitter Campari
scorza di arancio (mi racomando, scorza d'arancio, NON fettina, che m'incazzo!)
la variazione alcolica è data dal ghiaccio che può variare da uno fino a 4 cubetti per porzione
Fuori pasto, nel pomeriggio, rigorosamente e monotonamente Negroni, sempre tenendo conto, e lagnando, che il Negroni
è una bevanda maligna che riesce bene una volta su otto, quattro volte è bevibile, e tre è una munnezza.
accompagnato da tutte le schifezzette che vi vengono in mente.
Come amari o fine pasto l'Unicum (Riserva, se lo trovate, nella bottiglia di cristallo quadrata), ed eventualmente liquorini fatti in casa tipo nocino, limongello, kirsh bianco o rosso...
Da meditazione, sera o gala, cognac o brandy. MOLTO meglio un buon brandy che un mediocre cognac.
Quantità?... ad libitum - parola latina che vuol dire "Finché ce ne va" - senza andare a figura di merda, ovviamente!
Rum di gran classe, vodka Absolut, whisky scozzesi e tequila, sono variazioni occasionali ma gradite
Vermouth, liquori dolci, sciroppi, succhi di frutta eccetera servono per sbizzarrirsi in cocktail fantasiosi da assaggiare con professionalità
ma far bere agli altri.
Il Marsala è indispensabile nello zabaglione energetico mattutino (quando serve realmente!) e nel patè di fegatini di pollo.
Aurum, Maraschino, Cherry Heering, Perfait Amour, Cointreau, Slivoviz, Genepy, Strega e simili (credo di non averne scordato nessuno) servono per offrirli
alle signore, magari facendo lor compagnia per pure galanteria o per aromatizzare il gelato alla panna o al fiordilatte.
Il Grand Marnier serve nelle cucine raffinate, non so di altro uso.
Birra?... si grazie, un paio al giorno belle fresche, ma non ho competenza e bevo quelle che trovo: bionde, rosse o nere, ma industriali;
quelle artigianali mi sanno di piscio di vacca e non gradisco.
Vino? mai fuori pasto, ed a pasto... beh qui ci vuole la Treccani...
Altro?...
Ah si, il Bloody Mary alle undici del mattino, ma solo in estate e
il "18 Isolabella" con cui si faceva un cocktai di mia invenzione dedicato a mia moglie, concorrente del più celebre "Roberta", e naturalmente migliore;
Ormai il mitico "18" non si trova più e la moglie, che invece è sempre la stessa, è meglio che non beva troppo che alle vecchie fa male.
Altro di me non vi saprei narrare, se non che nelle analisi del sangue di quand'ero giovane mi ci scrivevano:"Alcool puro con emoglobina tracce - attenzione infiammabile"
. -
.Qui finisce che mi innamoro di CiaoSilvia!...
il mio aperitivo preferito, dai 1965, anno del mio primo maggiolino era ed è
BiancoSarti 50%
Gin 50%
uno spruzzo di Bitter Campari
scorza di arancio (mi racomando, scorza d'arancio, NON fettina, che m'incazzo!)
la variazione alcolica è data dal ghiaccio che può variare da uno fino a 4 cubetti per porzione
Fuori pasto, nel pomeriggio, rigorosamente e monotonamente Negroni, sempre tenendo conto, e lagnando, che il Negroni
è una bevanda maligna che riesce bene una volta su otto, quattro volte è bevibile, e tre è una munnezza.
accompagnato da tutte le schifezzette che vi vengono in mente.
Come amari o fine pasto l'Unicum (Riserva, se lo trovate, nella bottiglia di cristallo quadrata), ed eventualmente liquorini fatti in casa tipo nocino, limongello, kirsh bianco o rosso...
Da meditazione, sera o gala, cognac o brandy. MOLTO meglio un buon brandy che un mediocre cognac.
Quantità?... ad libitum - parola latina che vuol dire "Finché ce ne va" - senza andare a figura di merda, ovviamente!
Rum di gran classe, vodka Absolut, whisky scozzesi e tequila, sono variazioni occasionali ma gradite
Vermouth, liquori dolci, sciroppi, succhi di frutta eccetera servono per sbizzarrirsi in cocktail fantasiosi da assaggiare con professionalità
ma far bere agli altri.
Il Marsala è indispensabile nello zabaglione energetico mattutino (quando serve realmente!) e nel patè di fegatini di pollo.
Aurum, Maraschino, Cherry Heering, Perfait Amour, Cointreau, Slivoviz, Genepy, Strega e simili (credo di non averne scordato nessuno) servono per offrirli
alle signore, magari facendo lor compagnia per pure galanteria o per aromatizzare il gelato alla panna o al fiordilatte.
Il Grand Marnier serve nelle cucine raffinate, non so di altro uso.
Birra?... si grazie, un paio al giorno belle fresche, ma non ho competenza e bevo quelle che trovo: bionde, rosse o nere, ma industriali;
quelle artigianali mi sanno di piscio di vacca e non gradisco.
Vino? mai fuori pasto, ed a pasto... beh qui ci vuole la Treccani...
Altro?...
Ah si, il Bloody Mary alle undici del mattino, ma solo in estate e
il "18 Isolabella" con cui si faceva un cocktai di mia invenzione dedicato a mia moglie, concorrente del più celebre "Roberta", e naturalmente migliore;
Ormai il mitico "18" non si trova più e la moglie, che invece è sempre la stessa, è meglio che non beva troppo che alle vecchie fa male.
Altro di me non vi saprei narrare, se non che nelle analisi del sangue di quand'ero giovane mi ci scrivevano:"Alcool puro con emoglobina tracce - attenzione infiammabile"
Io e te, saremmo stati due ottimi amici se ci fossimo incontrati... con una differenza...che io qualche figura di merda l'ho fatta...della serie "purtem a cà che son ciuk" (portatemi a casa che sono ubriaco marcio). -
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e chi ti dice che non ci incontreremo... magari al prossimo gallone?
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.Qui finisce che mi innamoro di CiaoSilvia!...
il mio aperitivo preferito, dai 1965, anno del mio primo maggiolino era ed è
BiancoSarti 50%
Gin 50%
uno spruzzo di Bitter Campari
scorza di arancio (mi racomando, scorza d'arancio, NON fettina, che m'incazzo!)
la variazione alcolica è data dal ghiaccio che può variare da uno fino a 4 cubetti per porzione
mi sa che siamo rimasti in pochi a bere il biancosarti.... tra tutti quelli che conosco in pratica solo io lo bevo
comunque io lo bevo puro, al massimo 1 cubetto di ghiacci, non piu di uno pero', atrimenti si annacqua. -
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Beh devo dire che qui a Jesi, il bar del Teatro, in una delle piazze del centro, se ne è approvvigionato solo per me...
Ma dopo un poco l'ho ritrovato anche in altri bar della città, dove naturalmente ho imposto il mio stile...
Nei supermercati non si trova più, ma nella distribuzione all'ingrosso si, e li mi rifornisco.
e sono riuscito a procurarmi anche l'angostura, che da queste parti sembrava sconosciuta.... -
.Beh devo dire che qui a Jesi, il bar del Teatro, in una delle piazze del centro, se ne è approvvigionato solo per me...
Ma dopo un poco l'ho ritrovato anche in altri bar della città, dove naturalmente ho imposto il mio stile...
Nei supermercati non si trova più, ma nella distribuzione all'ingrosso si, e li mi rifornisco.
e sono riuscito a procurarmi anche l'angostura, che da queste parti sembrava sconosciuta...
quelli della biancosarti dovrebbero darti una fornitura annuale gratis per aver riportato di moda il biancosati nei bar della tua città
da me invece si trova ovunque, sia nei bar che nei supermercati.... evidentemente dalle mie parti il biancosarti è come la DC di un tempo, nessuno la votava ma aveva oltre il 50%.